Non c’è titolo appropriato…… (02/11/2010)
Non so voi, ma dopo l’ennesima esternazione del Presidente del Consiglio, fatta oltretutto nell’ambito di un pubblico convegno commerciale, quindi non di parte, il Salone del Ciclo e Motociclo di Milano, io, sento il bisogno, anche se non avrà assolutamente seguito, di dire il mio “BASTA”.
Mi dolgono due cose: .......
...l’inadeguatezza di colui che dovrebbe rappresentare la nostra Nazione; l’incapacità di coloro che dall’opposizione mi rappresentano, di contrapporsi concretamente alla distruzione dell’Italia.
Da tempo ormai il Presidente del Consiglio si gongola del fatto che alla ribalta della cronaca ci siano soltanto questioni che rasentano il pettegolezzo, e quelle che riguardano i problemi dei cittadini o i suoi personali interessi rimangano nell’ombra. Nel pettegolezzo, rispondendo con battute da “bivacco goliardico”, si trova a suo agio ed ogni giorno che passa l’Italia vive come in un grande e collettivo “Grande Fratello” in diretta 24 ore su 24. Il fatto che mi spaventa è che milioni di nostri concittadini seguono con attenzione i falsi reality televisivi o le macabre telecronache in diretta continua da luoghi dell’orrore.
Qualche tempo fa fece scalpore l’affermazione della premiere dame francese Carla Bruni, in cui diceva di vergognarsi di essere italiana: ebbene, non voglio entrare nel merito dell’affermazione o del suo significato per chi l’ha espressa, ma anch’io, se stasera dovessi presentarmi ad uno straniero, avrei difficoltà a dire di essere Italiano, vergognandomi per colui che ufficialmente rappresenta la Nostra Nazione, senz’altro, dovrei sottolineare che sono uno degli Italiani contro.
Diversi anni orsono, cercavo di mettermi nei panni di un qualche statista straniero che si trovava a dover stringere la mano ai politici italiani dell’epoca, e della difficoltà che questi potesse avere, viste tutte le notizie che circolavano allora, nello stimare i rappresentanti dello Stato Italiano. Oggi, non saprei neanche dove iniziare un pensiero del genere.
Mi è piaciuto il pacato commento fatto dal Presidente della Regione Puglia Vendola, ma a questo, così come agli altri più o meno di contenuto, deve far seguito un’azione decisa e ferma. Le prerogative secondo me ci possono essere, non sono un Costituzionalista e quindi posso peccare nella legittimità del dettaglio, ma da Cittadino Italiano, da colui che crede la Costituzione lo rappresenti, l’esternazione del Presidente contrasta almeno in due punti con quanto dalla stessa Costituzione sancito.
Il primo punto riguarda l’articolo 3, quello in cui si recita “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale……, senza distinzione di sesso,….” . Il secondo punto fa riferimento all’articolo 21, in cui si dice “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ….. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”.
Da molte parti si levano adesso scudi contro l’omofobia manifestata dal Presidente del Consiglio, ma pur sostenendoli, ritengo che l’affermazione che ha fatto lo stesso contro la libertà di stampa, sia ancora più grave o almeno di pari importanza.
Non sono passati che pochi giorni da quando l’on. Bersani chiedeva le dimissioni del Premier, e qualcuno faceva notare che non era possibile chiederle in riferimento a questioni personali, ma dovevano esserci ragioni istituzionali: oggi, il Premier stesso le ha fornite. Ha parlato disdegnando i principi di quella Costituzione su cui ha giurato il proprio mandato e che per primo dovrebbe difendere.
A colui che si vanta di aver avuto oltre 2.000 (non so se il numero è esatto) avvisi di garanzia o atti giudiziari similari, e che si lamenta che questi gli impediscono di poter svolgere il proprio compito tranquillamente, bisogna dire che non necessitano leggi speciali o doli per garantirsi l’immunità: basta essere onesti e aver rispettato e rispettare la Legge.
Proprio questa mattina leggevo su di un quotidiano che la risonanza, la tecnica di analisi medica, sia in grado di mostrare se un soggetto ha la tendenza ad essere disonesto nei confronti degli altri: chissà quali risultati ne scaturirebbero se tale strumento fosse sperimentato su alcuni soggetti!
Il riverbero di pensieri e disgusto che mi pervade in questo momento sono tali che potrei parlare per ore, ma non credo sia necessario. Coloro che in questo momento provano queste mie stesse sensazioni non necessitano di parole per comprendere.
E’ importante adesso, più che mai, non rimanere da soli con la propria insofferenza, ma far sapere agli altri “Ci sono anch’io”.
Non dimentichiamo che storicamente le dittature europee si sono affermate senza colpi di Stato, ma attraverso libere o pseudo libere elezioni: facciamo allora in modo che i “Ci sono anch’io” siano molto più numerosi dei silenzi.
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Commenti
purtroppo condivido in pieno le tue riflessioni, ... si parla di tutto tranne dei problemi che dovrebbero interessare tutti noi
Credo che, in effetti, il problema da affrontare al momento sia quello di creare una vera alternativa p o l i t i c a al modello offerto dal nostro (sic!!) Presidente del Consiglio & Co.
Scritto da: vittorio | 03/11/2010