Manifestazione a Roma con incidenti: concorso di colpa? (15/10/2011)

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Oggi è accaduto ancora: alla manifestazione a Roma organizzata dagli “Indignati”, si è scatenata l’ennesima guerriglia urbana nelle vie e piazze cittadine. ........

E’ naturale che tutti usiamo parole di sdegno contro questi criminali che approfittano di questi eventi solo per dare sfogo alla loro delinquenza. Sono solo criminali e non c’è nessuna giustificazione alle azioni che mettono in atto. Come altresì siamo vicini a coloro che sono rimasti feriti, pur non facendo parte dei gruppi criminali, o perché appartenenti alle forze dell’ordine, nello svolgimento del loro lavoro.

Quello che più ci sorprende è che manifestazioni analoghe si sono svolte in altre 952 città di 82 Nazioni e in nessuna di queste, almeno dalle notizie che al momento ci riportano i mass-media, sono successi fatti analoghi.

La domanda che pongo nel titolo mi nasce da una considerazione: da alcuni giorni era detto che ci fosse la possibilità di guerriglia urbana durante la manifestazione, allora perché non si sono prese le misure necessarie? Questa è la domanda che ogni volta (già dall’attentato alle torri gemelle) ci fa nascere il dubbio che a qualcuno potesse far comodo che il tragico evento accadesse.

Dalle prime notizie pare che questi criminali fossero ben organizzati, avessero a disposizione attrezzi d’offesa (bombe carta, spranghe, mazze….) in gran numero, avessero pianificato i percorsi di fuga e d’attacco in modo strategico, così come individuato i punti da colpire e tecniche per riuscire a rimescolarsi tra la folla. Possibile che tutta l’intelligence italiana non ne fosse a conoscenza o quantomeno non avesse il sentore di quello che sarebbe accaduto? Sempre dalle prime notizie giornalistiche sembra che all’inizio nessuno sia intervenuto a fermare le prime devastazioni, se non gli stessi altri manifestanti pacifici che componevano il corteo.

Era necessario prevedere ed organizzare misure preventive, anche dispendiose economicamente e in risorse, per fare in modo che tutto ciò che è accaduto non si verificasse. Di chi è la responsabilità per non averlo fatto e per condannarlo ora per concorso di colpa?

 

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