Cuore primitivo (A. De Carlo) (04/04/2015)

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Cuore primitivo (A. De Carlo)

La parabola di una convivenza, dal primo periodo di enfasi amorosa, al trascorrere del tempo monotono dove si appiattiscono anche gli interessi personali, fino alla fase conclusiva in cui si alternano rancore ed affetto. Nel romanzo lo scrittore racconta l’ultimo periodo del matrimonio tra Craig e Mara: lui antropologo inglese, lei scultrice italiana, che vivono l’epilogo della loro storia in un paesino ligure. E’ il momento dei tanti punti interrogativi, forse anche troppi (pagine intere!) che sono ormai il collante ad una storia che entrambi sentono conclusa, ma che non hanno il coraggio di ammettere a se stessi e al coniuge. Affiorano e sono analizzati dai protagonisti i sentimenti provati, il risentimento, il senso di colpa e di accusa reciproco, la ricerca del “perché”, la consapevolezza della crisi ormai in atto, ma la mancanza della ragione che può portare, lei o lui, al passo decisivo: divorziare o tornare ad amarsi dopo le necessarie spiegazioni. Sarà l’incidente capitato al marito e la necessità di riparare la casa delle vacanze, con tutto ciò che ne consegue, a fornire l’occasione per compiere la scelta definitiva.

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