La moglie del condannato (R. de Navery) (04/05/2015)

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Il romanzo della scrittrice francese (il nome maschile era uno pseudonimo) della seconda metà del 1800 fu pubblicato negli anni 50 del secolo scorso dalle Edizioni Paoline. La storia a lieto fine racconta di un errore giudiziario: un legame con il presente lo troviamo nel coinvolgimento popolare all’accaduto, al punto di diventare un caso mediatico. Naturalmente i mezzi d’informazione erano senz’altro diversi, ma il giudizio dei cittadini, il comportamento dei personaggi, i sermoni del parroco, ben si accostano, con un po’ di fantasia, alle trasmissioni televisive e ai reportage giornalistici odierni. La carità, la fratellanza, la devozione verso Dio permeano tutto il racconto, nel quale spicca la figura di Giovanna Maria, appunto la moglie del condannato, che non si arrende alle evidenze e alle decisioni della giustizia, ma reagisce con sorprendente forza e sacrifico fino al trionfo della verità.

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