Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

08/10/2017

Clochard (L. Poli)

clochard, poli, vagabondo, strada, baroni, sentimenti, maya, nicholasE’ possibile da un giorno all’altro riuscire a diventare vagabondo, se fino a quel momento si è vissuto nell’agiatezza? Questo è ciò che accade al protagonista del romanzo. Suo malgrado, in pochi giorni, rimane senza professione, senza famiglia, senza un euro e senza nessun punto di riferimento: la sua vita è stravolta e l’unica salvezza, scartato il suicidio, è la vita di strada. Un cambiamento non facile, ma il sostegno degli altri “fantasmi” e la loro inaspettata disponibilità permettono a Domenico di superare questo periodo e ritrovare la forza per ricominciare. L’argomento trattato nel racconto di Poli può essere molto attuale, anche se gli sviluppi e l’ambiente in cui nasce la storia del romanzo non sono molto realistici. Ciò che manca in questa narrazione è il sentimento: ci sono molti episodi ed eventi su cui l’autore poteva approfondire gli aspetti umani, invece ho trovato il romanzo molto stile “beautiful”. Particolare è il passaggio verso la fine del racconto dalla narrazione in terza persona alla prima, fatta direttamente dal protagonista.      

I commenti sono chiusi.