17/12/2017
Don Chisciotte della Mancia (M. de Cervantes)
Siamo tutti don Chisciotte…. certamente non al punto estremo narrato dall’autore spagnolo, ma significativamente perché ognuno di noi ha il suo modo di intendere, comprendere e valutare ciò che gli accade intorno. La storia, anche se come accade per tutti i grandi classici, tutti la conoscono e pochi l’hanno letta, narra le vicende e le fantasie del “falso” cavaliere errante, alla ricerca delle sublimi avventure da compiere per onorare la sua amata, soprannominata dallo stesso Dulcinea del Toboso. Compagno nelle avventure, che di fatto possiamo invece considerare disavventure, il fedele scudiero contadino Sancio Panza. L’opera di de Cervantes ha la struttura del poema cavalleresco, ma le storie che narra l’autore non hanno nulla di epico, anzi, fantasiose e surreali, invece di esaltare il cavaliere ridicolizzano la sua figura, contrapposta a quella ben più materiale del suo scudiero. Il romanzo è considerato una pietra miliare della cultura letteraria e come tale, qualunque possa essere il giudizio finale, vale la pena leggerlo.
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