15/04/2015
Ciò che inferno non è (D’Avenia A.)
Un romanzo che trae spunto dalla cronaca reale, in particolare dall’assassinio di Padre Pino Puglisi a Palermo. Il racconto si dipana con riferimento all’ultima estate vissuta dal parroco. Intorno a lui il contrasto tra la Palermo che si mostra al mondo e il quartiere Brancaccio, sconosciuto ed evitato dagli altri stessi cittadini. Quando Federico, il protagonista conduttore del romanzo, si affaccia su questa realtà, la sua vita cambia completamente e paradossalmente prendono corpo due sensazioni in contrasto: paura e coraggio.
Immergendoci nella narrazione ci appare evidente la situazione in cui sono costretti a vivere gli abitanti di questo quartiere, simbolo di molti altri quartieri siciliani: mentre gli italiani del centro nord sono costretti quotidianamente a combattere e sopportare uno Stato che non è in grado di garantire nessuna sicurezza sociale, gli italiani del sud devono subire anche un altro stato, la mafia, della quale bisogna solo essere succubi, anche facendone parte. L’unico rimedio è fuggire dal quartiere, ma così facendo il problema rimane nell’animo e non presuppone soluzioni per il futuro. Così come insegna Padre Puglisi con la sua opera e morte, si può solo seminare briciole di amore e di paradiso, insegnando alle persone che qualcosa di bello esiste e con la volontà di tutti, e il sacrificio di molti, si può sperare in qualcosa di diverso.
Giudizio (0-3) = 2
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01/03/2014
La congiura Machiavelli (M. Ennis)
Studiando trattati, dispacci, lettere e documenti riguardanti i fatti avvenuti nei primi anni del 1500 e in particolare l’uccisione nel 1497 di Juan Borgia figlio del Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia), l’autore riporta alla luce un omicidio rimasto impunito. Il romanzo racconta le vicende che coinvolsero Machiavelli nel collaborare a ricercare l’autore, o gli autori, nonché i mandanti dell’assassinio. Contorno a questa ricerca gli intrighi che la famiglia Borgia intesseva in quegli anni per accrescere i propri domini e la propria importanza. Episodi storici che si intrecciano con le credenze dell’epoca e che coinvolgono personaggi che hanno segnato quel periodo, da Machiavelli stesso, a Leonardo, ai Borgia, agli Orsini e ai condottieri artefici di conquiste che cambiavano costantemente l’assetto politico dell’Italia. Un “giallo” intrigante e particolare, molto apprezzato dalla critica, per me in modo eccessivo, ma che si fa valere per l’eccellente qualità di documentazione.
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