15/07/2016
La “Divina Commedia” Argentariana vol. I (S. Kindermann)
Pietro Fanciulli, autore dietro lo pseudonimo di Kindermann, aveva previsto per quest’opera in canti più volumi, senza però arrivare a compimento del tutto. Come egli stesso spiega nella prefazione, si tratta dell’immaginario viaggio di un cittadino santostefanese alla scoperta dei difetti dei propri concittadini. Il defunto è chiamato da S. Pietro e da S. Stefano, i quali gli illustrano la decadenza dello stile di vita in cui versa il Promontorio che egli abitava e l’incapacità degli abitanti di godere e rendere fruibili le bellezze innate del posto. In questo primo volume assistiamo proprio a questo incontro e alla partenza del santostefanese verso il paese dove ha vissuto. I due Santi sottolineano che gli attuali abitanti “non sanno apprezzare e valorizzare il grande dono che ha loro profuso la natura”, e le doti e le virtù di cui sono portatori sono invece offuscate e sopraffatte dai loro vizi e difetti. Ne viene fuori uno spaccato che sintetizzata in modo inequivocabile e veritiero gli atteggiamenti e la personalità degli abitanti del luogo, che a ben vedere potrebbe, senza smentita alcuna, essere trasferito dai concittadini dell’Argentario a tutti i connazionali d’Italia.
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20/07/2015
La locandiera (C. Goldoni)
E’ inutile raccontare la trama e i caratteri di questa commedia, che tutti conoscono e che la maggior parte hanno avuto modo di vedere rappresentata in scena. Nel libro, a compendio della commedia, sono raccolte lettere e documenti dello stesso Goldoni e di altri, allo scopo di collocare l’opera dell’autore veneziano, nel periodo in cui fu scritta.
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15/03/2014
Natale in casa Cupiello - Teatro degli Industri
Purtroppo ritengo che ogni opera d'arte sia tale perché così é, se fosse diversa non lo sarebbe. Bravo Fausto Russo Alesi a tenere per due ore la scena da solo, ma "Natale in casa Cupiello" è quella scritta da Eduardo, e rappresentata come lui l'ha scritta. Le battute, i tempi, la recitazione solo in quel modo esprimono la forza, le emozioni, i sentimenti, la drammaticità e l'ilarità che vogliono rappresentare. Un esperimento, quello di Russo Alesi, che, secondo me, poteva essere evitato.
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