25/10/2015
Notte di stelle (M.Hack – V.Domenici)
Il primo uomo “pensante” che si è trovato sulla terra ha alzato gli occhi al cielo e dopo lo stupore e la meraviglia dello spettacolo stellare, si è chiesto che cosa ci fosse lassù! Cercare di spiegare cosa fosse la volta celeste, soprattutto quella notturna, è stato uno dei quesiti che hanno affascinato l’umanità sin dall’inizio. Dove non poteva arrivare la scienza di allora, si ricorreva a miti e fantasie, che ci hanno accompagnato per millenni ed ancora oggi, sebbene oramai sappiamo molte cose delle stelle e degli astri in genere, la mappa del cielo fa riferimento ai nomi e alle figure di questi miti. Questo libro è diviso in due parti: nella prima di ogni capitolo, Hack ci spiega scientificamente le stelle o la costellazione o la galassia di cui tratta il capitolo; nella seconda, Domenici ci racconta i miti che l’hanno accompagnata. La parte scientifica, seppur interessante e ben spiegata, pone comunque dei limiti a coloro che non “masticano” di questi argomenti: comprendere il milionesimo di secondo e i milioni di anni luce, non è fatto di tutti i giorni; così come immaginare che la terra naturalmente dovrà soccombere perché la sua stella vitale, il Sole, come tutte le stelle avrà una fine. La seconda parte invece raccontandoci la mitologia che passa dai Babilonesi, agli Aztechi, ai Greci narra immagini fantastiche che ci proiettano in racconti da favola, sebbene molto spesso con un epilogo tragico o violento.
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15/09/2015
La materia oscura (A. Casas)
“…non è ancora stato individuato nessun neutrino, ma siamo certi della loro esistenza.” : questo è uno dei concetti espressi nel libro. Per noi homo sapiens, con un “sapiens” medio o magari anche medio alto, che siamo comunque legati alla misura e per comprendere ciò che ci circonda abbiamo inventato il tempo e lo spazio, quando affrontiamo argomenti di fisica, e soprattutto quella legata alla cosmologia, abbiamo l’impressione di leggere un testo in una lingua diversa dalla nostra. I concetti, le formule, le teorie, se vogliamo anche affascinanti, che sono trattati in questi libri ci sfuggono di mano e dalla mente. Il problema dei termini usati come sempre potrebbe essere superato con un approfondimento su dizionari e testi specifici, ma quello che non riusciamo a comprendere sono gli ambiti in cui i fenomeni descritti operano. I miliardi di anni luce che separano ogni evento, l’infinitamente piccolo o grande della materia e magari l’inesistente che esiste, ci disorientano, così come la stessa astrattezza delle formule. Benché in questa pubblicazione si cerchi, anche con immagini e grafici, di spiegare nella maniera più semplice ogni concetto, il risultato per chi legge non è ottimale. Arrivare a concepire che non si può andare “a prima” del Big Bang perché il tempo è nato in quel momento e che se ci si prova, il tempo non tornerà indietro ma andrà avanti, è un’impresa che possiamo concepire solo se ci rifugiamo nella filosofia. Lo stesso oggetto del libro, la materia oscura, è l’elemento che sicuramente costituisce quasi la totalità dell’Universo, ma di cui non abbiamo traccia reale. Oscura è definita anche l’energia che spinge l’Universo ad ampliarsi, certamente presente ma non individuata, e che in base alle attuali conoscenze porterà alla scomparsa dell’Universo stesso. L’unica soddisfazione avventurandosi nella lettura di questi argomenti è quella d’impadronirci di qualche altra briciola di cultura.
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