Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

04/12/2015

La regola dell’equilibrio (G. Carofiglio)

carofiglio, guerrieri, annapaola, larocca, giustizia, legge, corruzioneQuesta volta l’avvocato Guerrieri ha come cliente un giudice accusato di corruzione. Si tratta di un ex compagno di università, quindi collega e amico, e questi aspetti distraggono il protagonista da una visione oggettiva dei fatti. Con il procedere dell’inchiesta e quindi della difesa, Guerrieri prenderà coscienza della situazione e dovrà così affrontare delle scelte che turbano le proprie convinzioni. Molto interessante è la relazione che il giudice espone ad una conferenza durante la narrazione: l’oratore infatti pone in evidenza la difficoltà che giudici, avvocati e magistrati hanno nell’espletare il proprio lavoro sempre in bilico tra operare a favore della giustizia o della legge. Questo tema è il cardine del romanzo, lo stesso Guerrieri sarà tormentato da questa scelta, che diviene ancor più pressante se l’accusato opera egli stesso nell’ambito giudiziario. L’autore ci porta a riflettere sugli aspetti fondamentali di questa differenza, che spesso nei nostri giudizi ci spinge a considerazioni errate: se la giustizia impone per coscienza di condannare chiunque abbia commesso un reato, la legge impone per diritto che anche costui sia difeso come fosse innocente.