11/01/2016
L’erba delle notti (P. Modiano)
I vecchi appunti su di un nero taccuino ormai datato, portano il protagonista a rivivere momenti del passato e a cogliere dettagli che nel momento in cui li viviamo ci sfuggono. La miscellanea tra gli eventi passati, i luoghi che adesso, seppur cambiati, continuano a risvegliare la memoria, portano Jean a dare un senso a quei ricordi che ora appaiono come sogni. Dalle parole, dalle brevi note, dai dettagli riportati nel taccuino a suo tempo il protagonista del romanzo cerca di ricostruire il suo rapporto con Dannie, una ragazza misteriosa che ha frequentato negli anni sessanta, e della quale, in quel periodo, è riuscito a scoprire ben poco. Ancora una volta l’autore è alla ricerca di un passato che possa togliere dall’anonimato personaggi e fatti che con il tempo cadono nell’oblio.
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26/12/2015
Dora Bruder (P. Modiano)
Modiano trova un modo diverso per raccontare il tragico periodo delle deportazioni naziste. Invece che narrare il dolore dell’uomo, pone in evidenza il vuoto che rimane di quest’uomo, anche se in questo caso si tratta di una donna. E’ l’annuncio di una scomparsa a stimolare il premio Nobel a ricercare notizie e informazioni su Dora Bruder, una ragazza francese di origine ebrea. Inizia così un viaggio che lo porterà a raccogliere nei luoghi dove la ragazza ha vissuto e attraverso alcune persone che l’hanno conosciuta, quanti più indizi sulla sua vita sia possibile, ma il vuoto non potrà essere colmato e molte risposte rimarranno senza risposta. Questo è il più atroce risultato dello sterminio: l’annullamento non soltanto fisico delle persone, ma quello della loro identità e del loro passato. I luoghi di Parigi in cui ha vissuto Dora sono cambiati quando Modiano scrive il romanzo, ma lui stesso, seppur diversi, l’ha vissuti e il suo peregrinare lo spinge a considerazioni che ci mostrano come anche una via, una piazza, un indirizzo possano essere l’archivio dei sentimenti e delle emozioni che hanno lasciato chi li ha vissuti in precedenza.
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