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26/12/2015

Dora Bruder (P. Modiano)

modiano, nobel, dora, bruder, parigi, nazisti, parigi, ebrei, deportazione, olocaustoModiano trova un modo diverso per raccontare il tragico periodo delle deportazioni naziste. Invece che narrare il dolore dell’uomo, pone in evidenza il vuoto che rimane di quest’uomo, anche se in questo caso si tratta di una donna. E’ l’annuncio di una scomparsa a stimolare il premio Nobel a ricercare notizie e informazioni su Dora Bruder, una ragazza francese di origine ebrea. Inizia così un viaggio che lo porterà a raccogliere nei luoghi dove la ragazza ha vissuto e attraverso alcune persone che l’hanno conosciuta, quanti più indizi sulla sua vita sia possibile, ma il vuoto non potrà essere colmato e molte risposte rimarranno senza risposta. Questo è il più atroce risultato dello sterminio: l’annullamento non soltanto fisico delle persone, ma quello della loro identità e del loro passato. I luoghi di Parigi in cui ha vissuto Dora sono cambiati quando Modiano scrive il romanzo, ma lui stesso, seppur diversi, l’ha vissuti e il suo peregrinare lo spinge a considerazioni che ci mostrano come anche una via, una piazza, un indirizzo possano essere l’archivio dei sentimenti e delle emozioni che hanno lasciato chi li ha vissuti in precedenza.