15/07/2016
La “Divina Commedia” Argentariana vol. I (S. Kindermann)
Pietro Fanciulli, autore dietro lo pseudonimo di Kindermann, aveva previsto per quest’opera in canti più volumi, senza però arrivare a compimento del tutto. Come egli stesso spiega nella prefazione, si tratta dell’immaginario viaggio di un cittadino santostefanese alla scoperta dei difetti dei propri concittadini. Il defunto è chiamato da S. Pietro e da S. Stefano, i quali gli illustrano la decadenza dello stile di vita in cui versa il Promontorio che egli abitava e l’incapacità degli abitanti di godere e rendere fruibili le bellezze innate del posto. In questo primo volume assistiamo proprio a questo incontro e alla partenza del santostefanese verso il paese dove ha vissuto. I due Santi sottolineano che gli attuali abitanti “non sanno apprezzare e valorizzare il grande dono che ha loro profuso la natura”, e le doti e le virtù di cui sono portatori sono invece offuscate e sopraffatte dai loro vizi e difetti. Ne viene fuori uno spaccato che sintetizzata in modo inequivocabile e veritiero gli atteggiamenti e la personalità degli abitanti del luogo, che a ben vedere potrebbe, senza smentita alcuna, essere trasferito dai concittadini dell’Argentario a tutti i connazionali d’Italia.
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17/11/2014
Il nero e l’argento (P.Giordano)
Un romanzo dall’autore de “Il silenzio dei numeri primi”. Una narrazione che scorre veloce e piacevole, nonostante l’argomento trattato. Un libro che si legge in poche ore. E’ il racconto degli ultimi mesi di vita di una tata/governante presso una giovane coppia di sposi. La scoperta del cancro e la decadenza fino al giorno estremo. L’analisi dell’autore non si limita al crudo racconto della malattia, ma esamina, attraverso i fatti quotidiani e i piccoli momenti di memoria, gli sbalzi umorali e sentimentali dei giovani coniugi. Un breve spaccato di amore e rispetto, che come un tassello di mosaico, andrà a ripetersi all’infinito.
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