26/10/2016
Questo è l’Argentario (Fanciulli P. – Massimi G.- Mori A. – Zolesi E. Zolesi E.)
Non è una guida turistica, né una monografia, come precisano nell’introduzione gli autori, ma un po’ l’una e un po’ l’altra. In effetti il piccolo opuscolo, nella sua brevità e sinteticità da guida, raccoglie con precisione tutti gli argomenti che permettono di tracciare un esatto e approfondito profilo del luogo e dei suoi abitanti. Alle sezioni riguardanti gli aspetti meramente turistici, quali le gite ai luoghi vicini, la descrizione dei panorami che si possono godere circumnavigando il promontorio o percorrendolo via terra e l’elenco delle costruzioni storiche disseminate sul territorio e nei centri abitati, si affiancano sezioni che riguardano anche gli aspetti sociali, i costumi, l’indole e i caratteri degli abitanti. Tutte queste sezioni, e le altre presenti, permettono al lettore di scoprire anche gli aspetti meno evidenti che contraddistinguono e rendono unico questo particolare territorio e i suoi abitanti. Una lettura che può essere interessante anche per chi è indigeno o assiduo frequentatore o residente del luogo, corredata da piacevoli foto ormai datate al periodo della pubblicazione.
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12/12/2015
Argentario 1944-1984 (G.F. Casalini)
E’ uno spaccato di episodi e personaggi, soprattutto politici, che hanno caratterizzato la vita sociale del Promontorio nel periodo dalla seconda guerra a metà anni 80 del XX secolo. Non è un racconto organico, Casalini in ogni capitolo illustra un fatto o una persona, basandosi soprattutto sulla memoria. Sono i periodi del dopoguerra, in cui lo “Scoglio” ha visto la sua rinascita dopo la catastrofica distruzione bellica e quello del “boom economico”, in cui si cercava di dare all’Argentario il profilo per la vita economica e sociale del futuro. Momenti quindi di cui ancor oggi viviamo i risultati e le scelte fatte. Curioso è come l’autore evidenzi l’appartenenza massonica di alcuni personaggi, a guisa di onorificenza. Interessante constatare come fosse più attiva e dinamica la vita politica e sociale di allora rispetto a quella degli ultimi tempi, certamente viziata anche dal contesto storico. L’opera è un diario di post-it che focalizzano l’attenzione del lettore, soprattutto se questo è cittadino del luogo, su retroscena che l’autore rivela avendo vissuto di persona.
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