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31/12/2016

Favole di libertà (A. Gramsci)

gramsci, carcere, favole, libertà, biancaneve, cenerentola, cappuccetto, rosso, principe, reDurante la carcerazione, Gramsci tradusse alcune favole dei fratelli Grimm. Le traduzioni, destinate ai nipoti, a causa dei regolamenti carcerari, non furono consegnate. In seguito vi furono aggiunti racconti scritti dallo stesso, indirizzati ad altri familiari, e il tutto fu raccolto in un libro. L’intento delle favole, sebbene racconti fantastici, è quello di educare i ragazzi ad affrontare la vita, ma la loro lettura, anche se a questi dedicata, può veicolare insegnamenti anche agli adulti. Interessante nell’opera è la scoperta di come molte di queste favole, da Cappuccetto Rosso a Cenerentola ad altre altrettanto note, siano diverse dalle versioni edulcorate che conosciamo. Fattore comune di molti di questi racconti è come alla fine l’onestà e l’animo candido dei protagonisti abbiano la meglio sulla tracotanza e la violenza degli altri e come molti di “poco spirito” riescano ad essere migliori di coloro che li emarginano.

01/09/2015

C’è un re pazzo in Danimarca (D. Fo)

cristiano, fo, danimarca, pazzo, re, jacopo, struensee, federico, leggi, rivoluzioneNon è novità che la realtà superi la finzione e la storia raccontata dal premio Nobel in questo libro, potrebbe tranquillamente essere prestata al copione teatrale di una commedia. Lo scrittore, con l’aiuto del figlio Jacopo, ha raccolto documenti, atti, pubblicazioni e soprattutto diari dei personaggi che hanno caratterizzato la corte Danese sotto il regno di Cristiano VII. Dando continuità a questo materiale ne è scaturita una storia che pare un vero e proprio romanzo. Il fulcro sul quale si muove tutta la vicenda è la follia del Re stesso. Salito al trono in giovane età e già colpito dalla malattia, il sovrano ha caratterizzato le vicende della corte e del Regno, sia nelle scelte pubbliche e di Stato, che nella vita privata della famiglia. Non nascondendo mai la sua pazzia, comunque nota a tutti, riusciva persino a sfruttarla per prendersi gioco degli aristocratici, per sfuggire all’etichetta regale e finanche per giustificare le scelte ardite e molto progressiste per l’epoca, sulla conduzione dello Stato. Siamo più o meno nella seconda metà del settecento, ancor prima della rivoluzione francese, e in Danimarca, Cristiano e i suoi consiglieri, principalmente il medico tedesco Struensee (finito comunque decapitato), propongono leggi contro la pena di morte, lo status di servitori della gleba, il latifondo e il monopolio navale, i privilegi nobiliari, e a favore della liberalizzazione dei coloni, dell’istruzione popolare, dell’assistenza sanitaria e molte altre, che all’epoca non erano ancora vigenti in nessun altro Stato o stavano soltanto vedendo gli albori. Nella vita privata il Monarca doveva fare i conti con gli inganni della matrigna, pronta a tutto pur di portare sul trono del Regno il proprio figlio, a scapito di quello di Cristiano. Dovrà così rinunciare alla propria moglie e ai suoi amici e riuscirà soltanto in seguito a proteggere il figlio e a costruire con questo un solido legame che lo porterà ad essere il successivo sovrano di Danimarca.

26/07/2015

Macbeth (W. Shakespeare)

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Intrighi e assassini che funestano la giovane Albione quando i suoi regni sono ancora divisi. La tragedia di Shakespeare sintetizzata in pochi giorni l’ascesa al trono e la caduta di Macbeth, che sentendosi forte del disegno del destino, spinto dalla bramosia per il potere, si prodiga nel realizzare la profezia delle streghe e non disdegna di uccidere il vecchio re Duncan. Sarà una sequenza di delitti e cospirazioni, che porteranno alla decapitazione dello stesso Macbeth. Probabilmente è tra le tragedie dell’autore, quella in cui la morte violenta è più rappresentata, e il sangue invade la scena dall’inizio alla fine. Il fascino del soprannaturale, rappresentato nell’opera dalle streghe e dai fantasmi, si muove nella parte oscura della vita e il drammaturgo per farcelo sentire più vicino, ambienta quasi tutte le scene di notte, in quel buio in cui la paura ha il suo regno.