08/10/2017
Clochard (L. Poli)
E’ possibile da un giorno all’altro riuscire a diventare vagabondo, se fino a quel momento si è vissuto nell’agiatezza? Questo è ciò che accade al protagonista del romanzo. Suo malgrado, in pochi giorni, rimane senza professione, senza famiglia, senza un euro e senza nessun punto di riferimento: la sua vita è stravolta e l’unica salvezza, scartato il suicidio, è la vita di strada. Un cambiamento non facile, ma il sostegno degli altri “fantasmi” e la loro inaspettata disponibilità permettono a Domenico di superare questo periodo e ritrovare la forza per ricominciare. L’argomento trattato nel racconto di Poli può essere molto attuale, anche se gli sviluppi e l’ambiente in cui nasce la storia del romanzo non sono molto realistici. Ciò che manca in questa narrazione è il sentimento: ci sono molti episodi ed eventi su cui l’autore poteva approfondire gli aspetti umani, invece ho trovato il romanzo molto stile “beautiful”. Particolare è il passaggio verso la fine del racconto dalla narrazione in terza persona alla prima, fatta direttamente dal protagonista.
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