12/01/2015
Delitti di Capodanno (AA.VV.)
E’ una raccolta di nove brevi racconti gialli, scritti ognuno da un autore diverso, più o meno famoso: da Simoni a Lama, a Bertuzzi a Caringella ed altri. Tutte le vicende hanno il loro epicentro nel periodo natalizio, per lo più l’ultimo e il primo giorno dell’anno. Le storie si svolgono in epoche e luoghi diversi ed anche gli impianti narrativi differiscono l’uno dall’altro, probabilmente (non conosco tutti gli autori) in sintonia con il loro stile abituale. E’ un interessante ventaglio di situazioni, dove al consueto commissario che indaga, si contrappone la vittima che racconta o il criminale che esterna il suo stato d’animo mentre compie il fatto o il magistrato che dubita del proprio operato. Le trame pescano da situazioni che possono essere di cronaca giornaliera, per arrivare a storie, speriamo, improbabili. Da notare che la maggioranza degli autori sono donne. Essendo racconti brevi (ognuno circa 40 pagine) si leggono velocemente: si ha l’impressione di guardare in sequenza dei telefilm gialli di serie diverse.
Giudizio (0-3) = 1
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22/09/2014
L’isola dei monaci senza nome (M.Simoni)
Partendo da eventi storici e leggende consolidate, Simoni crea il suo racconto romanzando la vita dei personaggi reali e aggiungendo personaggi e fatti di fantasia. La storia narrata in questo romanzo ha come scenario le isole dell’Arcipelago Toscano, dall’Elba a Giglio, e la costa della Maremma, da Piombino all’Argentario. Gli argomenti trattati sono quelli classici: il santo graal, qui chiamato rex deus, nella sua accezione di segreto che sconvolgerebbe il cristianesimo; templari; sette segrete; fino al tesoro nascosto dell’Isola di Montecristo. Il tutto in un amalgama che rende il racconto avvincente, anche se a volte un po’ lento. L’azione si svolge intorno alla metà del 1500, e tra i personaggi più noti troviamo il corsaro ottomano detto “Barbarossa”, che depredò e distrusse i centri abitati di quel tratto di mare, e la leggendaria bella Marsilia, rapita proprio dai corsari per diventare amante del sultano. Lo stile del racconto è quello ormai classico di Simoni e noi, nativi dei luoghi dove si svolge l’avventura, affrontiamo la lettura anche con qualche curiosità.
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