15/07/2016
La “Divina Commedia” Argentariana vol. I (S. Kindermann)
Pietro Fanciulli, autore dietro lo pseudonimo di Kindermann, aveva previsto per quest’opera in canti più volumi, senza però arrivare a compimento del tutto. Come egli stesso spiega nella prefazione, si tratta dell’immaginario viaggio di un cittadino santostefanese alla scoperta dei difetti dei propri concittadini. Il defunto è chiamato da S. Pietro e da S. Stefano, i quali gli illustrano la decadenza dello stile di vita in cui versa il Promontorio che egli abitava e l’incapacità degli abitanti di godere e rendere fruibili le bellezze innate del posto. In questo primo volume assistiamo proprio a questo incontro e alla partenza del santostefanese verso il paese dove ha vissuto. I due Santi sottolineano che gli attuali abitanti “non sanno apprezzare e valorizzare il grande dono che ha loro profuso la natura”, e le doti e le virtù di cui sono portatori sono invece offuscate e sopraffatte dai loro vizi e difetti. Ne viene fuori uno spaccato che sintetizzata in modo inequivocabile e veritiero gli atteggiamenti e la personalità degli abitanti del luogo, che a ben vedere potrebbe, senza smentita alcuna, essere trasferito dai concittadini dell’Argentario a tutti i connazionali d’Italia.
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25/04/2016
Fanciulli Their Hero (F. Birardi)
L’autrice, dopo aver scoperto l’esistenza di un illustre concittadino ormai dimenticato sul suolo natio, per curiosità e passione, ha raccolto in questa piccola biografia i fatti salienti e le attività professionali e artistiche del maestro Fanciulli. Nato a Porto S. Stefano (GR) alla metà del 1800 il maestro si trasferì negli U.S.A. e lì ebbe un grande successo arrivando a dirigere la “Marine Band”, la più antica e importante banda musicale americana. Direttore e compositore, allietò con le sue marcie molti concerti a cavallo del XIX e XX secolo. Nel suo paese natale questa celebrità passò quasi inosservata fino a essere dimenticata.
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19/01/2014
Porto S.Stefano paese martire (C.Milano)
95 bombardamenti aerei, 165 vittime civili, 96% del patrimonio edilizio in macerie, fecero di P.S.Stefano il secondo comune in Italia più distrutto dalle incursioni aree anglo- americane, dopo Cassino, nella II guerra mondiale. L’autore, sulla base di questo non accattivante record, racconta le vicissitudini del paese e della sua popolazione, intervallando pagine di cronaca ai racconti personali di chi è stato testimone di quegli eventi. Dalla narrazione emerge lo spirito di umanità e coesione, nato tra la popolazione, che impedì di arrendersi agli eventi, alimentando il coraggio per riportare a nuova vita il centro abitato. Una lettura interessante per i cittadini del luogo, per mantenere vivi i ricordi materiali e morali della collettività, e per gli altri, per conoscere eventi il più delle volte non noti.
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