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01/04/2012

Caro Presidente Monti, le tasse vanno bene.... ma le spese?!

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Forse mi sono perso qualche passaggio, ma voglio riflettere sull'ultima affermazione del Presidente Monti, quando dice che per le famiglie italiane è più sostenibile l'aumento delle tasse che i sacrifici che devono affrontare le famiglie greche.


Certo, e come non essere d'accordo! Ma il lavoro del governo mi sembra monco. Ad aggiungere e aumentare tasse ed imposte sarebbe stato capace chiunque. Forse non i politici, perché loro per non perdere voti non possono aumentarle, o magari le aumentano di nascosto, diminuendo detrazioni e sgravi: ed il risultato è lo stesso. Quello che mi manca sono i tagli alle spese: dove sono i risparmi sulle spese dei ministeri e del parlamento? ed i tagli ai benefici della casta? e tutto quello di cui si parlava per la grande svolta democratica ed economica del paese? Confesso di non essermi documentato in dettaglio, ma finora ciò che ho sentito dai media riguarda l'istituzione dell'I.M.U.; l'aumento dell'I.V.A.; l'aumento della benzina; il prolungamento dell'età lavorativa (così i giovani che oggi si laureano a circa trent'anni non andranno mai in pensione!), e naturalmente potranno essere licenziati senza la tutela dell’art. 18; e poi?

Intanto non capisco da dove viene fuori il dato che circola in questi giorni, per cui un operaio/impiegato generico abbia uno stipendio medio di circa 2.200,00 € al mese. Dove sono presi i dati di riferimento? Tutti quelli che conosco, siano essi impiegati presso privati che pubblici, percepiscono non più di 1.700,00 € lordi, che netti diventano 1.200,00 €. Quindi i conteggi facciamoli sui 1.200,00 €, perché sia l'ENEL, che il padrone di casa, che il benzinaio pretendono soldi veri, non quelli lordi!!

Circola anche la notizia che agli ex Presidenti della Camera siano stati prorogati alcuni benefici di cui godevano quando erano in carica! E perché!? se non svolgono più quel ruolo che senso ha regalargli soldi o servizi? 

Caro Presidente Monti, se il governo intervenisse anche in questo senso, i cittadini accetterebbero con più pazienza i sacrifici a loro imposti.

Allora mi permetto di promuovere qualche piccola idea:

-          giusto lasciare lo stipendio che hanno ai parlamentari, perché il loro è un lavoro importante e delicato (poi magari dovremmo vedere  come lo svolgono, ma questo è un altro problema), però gli togliamo il barbiere, l'ingresso gratuito ai cinema e teatri, la posta gratuita, le schede telefoniche gratuite etc etc; è mai possibile che per i normali lavoratori è possibile distinguere le attività, e di conseguenza le spese, relative al lavoro da quelle private e per i parlamentari invece no?; oltre naturalmente a diminuire il numero dei parlamentari stessi;

-          auto blu a disposizione soltanto delle più alte cariche dello stato (fino ai ministri), e un numero limitato ad ogni ministero ed ente che saranno utilizzate per le attività necessarie da coloro che ne hanno bisogno;

-          abolizione di tutte le scorte ai parlamentari e politici ad eccezione delle 4 più alte cariche dello stato (lasciando e potenziando magari quelle ai magistrati);

-          istituzione di un unico di tipo di pensione denominata "pensione unica sociale", a tutti i pensionati vengono erogati 2.000,00 € euro mensili, qualsiasi sia stata la loro attività lavorativa. Azzeramento quindi di tutte le pensioni attualmente in essere, da quelle di 500,00 € mensili a quelle di 30.000,00 € ed oltre: tutti i pensionati attuali e futuri prendono 2.000,00 € mensili; per i parlamentari gli anni in parlamento vengono considerati come anni lavorativi normali e fanno cumulo con quelli della professione extraparlamentare, abolendo la pensione che viene erogata per solo 1 anno di legislazione; coloro che oggi hanno pensioni "milionarie" significa che di stipendio percepivano in proporzione e quindi senz'altro avranno da parte quanto necessario a continuare a vivere da benestanti. Lo Stato deve garantire A TUTTI la possibilità di vivere, non ad alcuni di sopravvivere ed altri di sperperare;

-          l'introduzione di un'unica tassa patrimoniale e di reddito che agevoli il flusso economico d'ingresso e il relativo controllo;

-          l'abolizione dell'IVA sui beni di prima necessità e l'aumento della stessa sui beni superflui: è giusto che tutte le famiglie oggi abbiano un'autovettura, però questa può essere sufficiente di 500cc; ed allora zero IVA sui veicoli fino a pochi cc e IVA al 50% sui SUV che in città non servono assolutamente a niente.

Invece, Caro Presidente, tutte le scelte non gradite alla casta non verranno fatte, i politici nel frattempo rimangono nascosti e poi torneranno con una legge elettorale che sarà peggiore dell'attuale, tutti rinati, sempre gli stessi, con tutti i loro benefici ancora intatti e noi sempre qui a continuare a pagare e a dire che così non va....

Commenti

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Scritto da: massimo acquaroli | 07/03/2013

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