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28/04/2013

Sperperi e speranze……

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07/12/2012 Presidente della Repubblica: G. Napolitano – Governo sostenuto da: PD, PdL, centristi

28/04/2013 Presidente della Repubblica: G. Napolitano – Governo sostenuto da: PD, PdL, centristi

sono passati cinque mesi, non è cambiato nulla, nel frattempo: il Governo svolgeva solo funzioni ordinarie e quindi non poteva legiferare provvedimenti atti a tamponare la crisi economica; sono stati spesi milioni di euro per le elezioni politiche e quelle del Presidente.


La nota positiva è che lo spread è sceso tra queste due date di 37 punti, come a significare che riscuotiamo più fiducia quando non siamo governati.

Non ci dobbiamo quindi stupire quando dall’estero ci muovono critiche, che con vigoroso orgoglio italiano rintuzziamo stizziti. Purtroppo hanno una grossa parte di ragione: il Presidente Napolitano si è commosso nel suo discorso di nomina quando ha detto di trovarsi nei palazzi del governo da oltre 60 anni! Molti di quelli che hanno applaudito puntano allo stesso record e sono sulla strada buona. Sono convinto che l’esperienza sia un volano molto importante per qualsiasi attività, ma a tutto c’è un limite: in 60 anni c’è anche il tempo di trasferire la propria esperienza agli altri.

Qualcuno ha paventato come unica soluzione quella della rivoluzione. Vorrei far presente a queste persone che quando una rivoluzione è programmata genera la dittatura. La rivoluzione è un moto spontaneo, scevro da interessi personali, che nasce soprattutto tra i giovani, oggi negli ambiti universitari e non mi sembra che nel nostro paese ci siano queste condizioni, così come a fronte di una carenza di leader che possano eguagliare Mazzini o Gramsci ci siano martiri alla Micca o ai Partigiani (giusto per prendere dei riferimenti casuali).  

Tutto questo non ci deve demoralizzare, i detentori del potere di oggi, ci dicono soddisfatti che finalmente possiamo guardare al futuro con occhio benevolo, che finalmente si faranno quelle riforme strutturali che stiamo aspettando da tempo, che finalmente la legalità dei diritti e doveri sarà ristabilita, che finalmente ognuno risponderà personalmente dei sui atti. Finalmente, ci dicono con enfasi le speranze diverranno realtà. Dimenticano il trascurabile dettaglio che loro sono gli stessi che non hanno realizzato tutto questo in precedenza.

Non ci resta quindi che continuare a sperare e fare tesoro delle nostre personali capacità d’inventiva, orgogliosi di essere gli eredi di Leonardo, Dante, Machiavelli, Marconi e tanti altri dall’epoca di Roma: con il dispiacere di aver dilapidato quasi tutta l’eredità lasciataci!

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