27/03/2015
La sirena (C.Lackberg)
Una vita difficile ricca di episodi traumatici di cui il neo scrittore protagonista è vittima, partecipe passivo e artefice. E’ questo il filo conduttore del giallo della famosa scrittrice svedese. Un romanzo in cui si ha difficoltà ad entrare per il numero di soggetti che lo animano e per le storie che si accavallano, ma che poi si dipana non senza colpi di scena, dai quali ci si fa prendere. Il serial killer sconvolge la vita della cittadina e quella dei personaggi portando alla luce un passato dimenticato o che comunque si tiene sopito. L’investigatore Patrick e la moglie Erica dovranno rivivere a ritroso la vita delle vittime e dei colpevoli, per ricostruire il filo logico e il movente che portano ad individuare chi compie i delitti. La fine del racconto, dopo la scoperta dell’omicida, è ancora più tragica della storia e l’autrice raggiunge l’effetto scenico di far sobbalzare sulla sedia lo spettatore ormai rilassato, ma, sebbene non si tratti di una favola che abbisogna del classico “… e vissero tutti felici e contenti”, poteva perlomeno concludere con un taciuto “… e vissero”.
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