28/08/2015
Quando nascono i desideri (L. Dyllon)
E’ giusto fare progetti per la vita e attendere che si realizzano per essere felici? O immaginare un’esistenza da condividere con il proprio compagno/a assaporando lentamente le gioie da condividere? L’autrice ci indica il proprio pensiero in questo romanzo: e la sua risposta è “no”! Arrivata a quasi quarant’anni, Gina, la protagonista del racconto, ha immaginato una vita di progetti da realizzare con l’amore di gioventù; ha immaginato un futuro familiare con il marito; avrebbe voluto pianificare ogni cosa: ma la nostra esistenza ci pone sempre degli ostacoli che sconvolgono i nostri piani. La scomparsa di una persona cara, un incidente, una malattia e in molti altri casi, problemi economici, la perdita del lavoro e tutto ciò di cui il quotidiano ci fa partecipi o vittime. Anche un cambiamento radicale, l’azzeramento di quello che è stato per ripartire da zero, può diventare un progetto e un’aspettativa per il futuro, ma anche questo può essere stravolto.
Gina imparerà, non senza fatica e dolore, che bisogna godere giornalmente ciò che abbiamo, che è necessario riceve e dare costantemente alle persone che ci circondano. Attraverso la fotografia prenderà coscienza degli attimi stupendi che viviamo senza rendercene conto e di cui invece, dobbiamo e possiamo appagarci. Scoprirà anche che tutti gli ostacoli da superare fanno parte di un percorso che porterà a migliorarci e che, superato il senso di colpa o l’angoscia che questi ci procurano, renderanno il rapporto con gli altri e se stessi più completo da vivere. Il romanzo si sviluppa con ogni capitolo diviso in due parti: nella prima la narrazione dei fatti che hanno portato la protagonista allo stato attuale; nella seconda gli accadimenti odierni.
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