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10/10/2015

Anatomie (H. Aldersey-Williams)

corpo, vita, anatomia, aldersey, williams, fegato, cuore, scheletro, cervello, dissezioneConosciamo veramente il corpo che contiene la nostra vita? Vita intesa sia dal punto di vista materiale, perché è in esso che sono contenuti gli organi e le funzioni che ci fanno vivere, sia dal punto di vista metafisico, per chi crede all’esistenza dell’anima? Sicuramente no! Ognuno di noi ha delle cognizioni che si è fatto con l’esperienza, che possono essere più o meno approfondite, magari se avete studiato medicina, ma sostanzialmente molti aspetti del funzionamento e dell’importanza degli organi, tessuti e quant’altro compone il nostro organismo ci sono ignote. Purtroppo quando veniamo al mondo nessuno ci fornisce un libretto d’istruzioni, anche perché sarebbe così voluminoso che non basterebbe la vita a leggerlo, e così a differenza di come facciamo quando compriamo un nuovo oggetto, con questo, che è il più importante, dobbiamo “andare a naso”! La curiosità ha però spinto l’uomo, sin dai tempi più antichi, a dare delle spiegazioni agli eventi “interni” che ci riguardano, inizialmente solo filosofeggiando sulle risposte e passo dopo passo utilizzando tecniche e strumenti sempre più sofisticati a determinare delle certezze. In questo libro l’autore c’illustra come nel tempo si è evoluta la conoscenza del corpo umano e come questo, o qualche singola parte di questo, siano stati tenuti in considerazione nella nostra crescista antropologica. Interessante è scoprire che un grande passo avanti è stato fatto solo negli ultimi decenni, anche solo negli anni duemila. Curiose invece le credenze che ci hanno accompagnato per centinaia di anni, che sebbene molto originali e bizzarre, e spesso senza fondamento alcuno, dimostrano però l’interesse e la voglia di conoscenza che da sempre ha spinto l’uomo a dare una risposta a tutto ciò che lo circonda e alla sua stessa sostanza. L’ultimo capitolo riguarda gli studi e le affermazioni di alcuni medici o studiosi riguardo alla possibilità di prolungare le attività corporee di molti decenni o addirittura di renderci immortali in buona salute: secondo alcune tesi questo sarebbe tecnicamente possibile. Al momento però siamo soltanto in grado di prolungare la vita dell’uomo, ma non la sua salute, e per quanto mi riguarda, non credo sia sempre la scelta migliore.

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