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15/11/2015

Il caso non esiste (D. J. Hand)

borel, hand, caso, jung, laplace, kammerer, serialità, improbabilità, serialità, mitiNormalmente quando indichiamo che è stato il “caso” a far succedere un avvenimento, intendiamo che lo stesso non poteva accadere, se non appunto per volere del “caso”. In realtà, se qualcosa accade, è soltanto perché si sono create le condizioni “normali”, seppur improbabili, perché accadesse: quindi il “caso”, come entità generatrice di eventi non esiste. Sovente succedono degli avvenimenti che sono eccezionali ed esulano da quella che è la normalità: a questi l’uomo ha cercato di dare una risposta a volte fantasiosa, altre tragica, alcune mistica. Sono così nati i miti degli Dei dell’Olimpo, la caccia alle streghe, i miracoli, fino ad arrivare ad oggi dove la scienza della statistica può tentare di darci delle risposte. E’ certo che ciò che accade è perché poteva succedere: è soltanto questione di quante possibilità ci siano che l’evento accada, che suscita stupore. Nell’arco del tempo sono nate molte teorie: da Borel che afferma che eventi sufficientemente improbabili sono impossibili, a quella della sincronicità di Jung e della serialità di Kammerer, fino all’universo meccanico di Laplace per arrivare al principio della improbabilità. In questo libro l’autore mette a confronto e cerca di spiegare tutte queste teorie. Ritengo che l’esposizione degli argomenti sia ripetitiva e nel complesso giudico il libro non molto interessante.

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