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02/06/2016

Il Forte Pozzarello e il sistema difensivo del Monte Argentario dopo l’Unità d’Italia (G. Della Monaca – A. Giordano – D. Metrano)

della monaca, giordano, metrano, pozzarello, monte argentario, forte, regno, italia, capitale, difesaCon questo libro si torna al periodo della nascita dell’Italia unita e a come, già da subito, i governanti del neo regno si preoccupavano di non ricadere sotto il giogo straniero. Era palese che Francia, Spagna, Austria ed altri potessero tentare la riconquista dei nostri territori e s’impose quindi sin dall’inizio la necessità di difendere i confini. Necessità che divenne più sentita quando la capitale fu portata a Roma. In questo contesto Monte Argentario ha sempre avuto un ruolo strategico di prim’ordine: è situato al centro del Tirreno, ha una conformazione che crea dei porti naturali ben riparati, può difendersi dalla “terra ferma” e allo stesso tempo essere ponte per “offenderla”. I politici e militari di allora convennero che essendo Roma al centro della penisola i pericoli maggiori per difenderla venivano dal mare e proprio le coste dell’Argentario furono individuate come quelle più adatte a un eventuale sbarco nemico. Le nuove tecniche e i nuovi armamenti di guerra avevano reso inadatte le precedenti fortificazioni e così la necessità di costruire nuovi forti adatti allo scopo. E’ per questo che viene pianificata e realizzata la costruzione del Forte Monte Argentario, detto del Pozzarello. Il libro ripercorre la storia di questo manufatto fino ai nostri giorni, con approfondimenti e dettagli anche sull’aspetto architettonico e il contesto sociale in cui fu realizzato.