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30/07/2016

Il piccolo principe (A. de Saint-Exupery)

saint-exupery, piccolo, principe, serpente, B612, asteroide, desertoUna favola con cui l’autore ci vuole ammonire su come gli uomini, con il passare degli anni o delle generazioni, perdano e hanno perso il valore della purezza e dell’immaginazione. Il principe bambino riesce a creare mondi infiniti da pianeti poco più grandi di una stanza e ad emozionarsi su episodi e legami che sembrano essere sfuggevoli, ma che in realtà sono quelli che rendono importante la nostra esistenza. I personaggi e i luoghi irreali e solitari che incontra durante il suo viaggio, compresi quelli sulla Terra, sono un catalogo di “peccati” che minano la capacità di conservare la bellezza con cui gli occhi di bambino immaginano l’Universo, e la facilità di cogliere profonde emozioni. Ogni esperienza che viviamo segna la nostra vita e insegna al nostro animo, ma è solo dalla facoltà d’interpretare e dare un valore a queste esperienze che possiamo veramente gioire con un sorriso sul volto e nel cuore e, molto importante, non rimanere soli.

28/07/2016

Noli me tangere (A. Camilleri)

camilleri, noli me tangere, beato angelico, maddalena, laura, maurizi, ghibli, romanzoLaura non c’è, è andata via…” è l’incipit di una nota canzone e questa è anche la vicenda che narra Camilleri nel suo romanzo. L’improvvisa scomparsa di Laura, crea, com’è naturale, preoccupazione al marito e in parte ai suoi amici, conoscenti e amanti. Il racconto non è propriamente un giallo, come afferma lo stesso autore nelle note di postfazione, ma la scoperta, da parte del commissario Maurizi, del carattere e delle contraddizioni nella vita della protagonista. Donna bellissima, intelligente, generosa, pronta a soddisfare ogni suo ed altrui desiderio, ma che alterna momenti di forti emozioni a giornate di vuoto assoluto. Anche se la posizione della donna e del marito porteranno l’accaduto alle cronache internazionali, il commissario procederà con indagini molto riservate, in quanto il movente della scomparsa rimane oscuro, e se, come pare, l’allontanamento è volontario, anche l’intervento della polizia può essere di troppo. Ma queste indagini portano a scavare nelle amicizie, negli amori, nei tradimenti, nelle lettere private e il quadro che ne viene fuori mostra una donna, che per quanto aperta e disponibile, cela un carattere e un animo ambiguo, tanto che ognuna delle persone avvicinate dall’investigatore fornirà una prospettiva diversa della sua interiorità. La svolta della vicenda, avviene quando sarà chiaro che il “Noli me tangere” pronunciato da Cristo verso Maddalena dopo essere risorto, e tutte le raffigurazioni che molti pittori hanno dedicato a questo momento, nasconde l’evoluzione dell’animo di Laura: l’abbandono del corpo e di tutte le esperienze vissute ponendolo al centro delle emozioni, in realtà non soddisfano la voglia di vita della protagonista, che troverà invece il suo assoluto quando spogliatasi di questo mezzo, riuscirà a dare veramente se stessa per qualcosa di più sublime.    

27/07/2016

Adesso (C. Gamberale)

gamberale, adesso, lidia, pietro, innamoramento, romanzoCome sua caratteristica, l’autrice pone nell’impaginazione testi in corsivo, mail, messaggi, frasi o parole a tutta pagina. Ogni momento della vita fa parte di un passato o di un futuro che ci ha condizionato e che vorremmo condizionare, ma soltanto nel presente, o meglio “adesso”, possiamo fare quelle scelte che ci liberano dalle certezze. E’ nel momento dell’innamoramento, quando si sente “sotto le costole, all’altezza della pancia, una pallina che si muove” che diventa più semplice cogliere quest’opportunità, quasi inconsciamente. Lidia e Pietro, che stanno vivendo la separazione dal proprio coniuge, s’incontrano e hanno l’occasione di vivere questo momento: affrontare le loro paure, le ansie, la voglia di vivere con l’aiuto o lo scontro dei loro caratteri. L’innamoramento che sembra nascere spontaneo è invece spesso condizionato dalle nostre esperienze e da ciò che ci portiamo dentro, così che l’eternità che ci pare in quel momento raggiunta, naufraga in un’esistenza che non è mai la nostra se non abbiamo la capacità di fermarci e cambiare rotta. Alla storia dei due si affiancano le vicende di altre coppie, tutte più o meno reali, che continuano a ricercare negli altri le risposte alla propria fuga.

24/07/2016

Sottomissione (M. Houellebecq)

houellebecq, parigi, sorbona, francia, presidente, huysmans, fratelli musulmani, islam, europa, futuroFrancia 2022: in un futuro molto prossimo il protagonista del romanzo di Houellebecq vive la sua conversione all’Islam. La vicenda si svolge nell’ambito universitario, nel momento in cui il partito dei Fratelli musulmani vince le elezioni e sale al governo della nazione francese. L’autore immagina che a non troppi anni da oggi, in molti Stati europei, sia nato e abbia preso rilevanza politica il partito dei Fratelli musulmani, grazie anche agli appoggi economici delle nazioni arabe produttrici di petrolio. L’avvento di questi partiti, che arrivano persino a governare, è dovuto al gran numero di musulmani presenti in Europa, alla loro politica moderata, alla grande disponibilità economica che gli permette di “comprare” la conversione dei cittadini occidentali. François è professore alla Sorbona e studioso di Huysmans, verso il quale nutre un’appassionata riverenza al punto di seguirne il percorso spirituale, o almeno confrontare il proprio con quello dell’autore. Nei giorni in cui il rappresentante dei Fratelli musulmani è eletto Presidente della Francia, François scoprirà, attraverso la conversione all’islam, nuovi stimoli, anche molto pratici, per rigenerare la propria esistenza, ormai indirizzata a un futuro da scialbo professore in pensione. Houellebecq presuppone anche che l’azione politica di questo partito musulmano, preveda l’entrata nell’Unione Europa degli Stati nord-africani e di tutto il bacino mediterraneo, fino ad immagine la creazione di un nuovo impero romano di fede islamica. I tempi prospettati nel romanzo dall’autore francese sono sicuramente inverosimili, ma questo quadro politico che può sembrare visionario, potrebbe nascondere delle verità con le quali le generazioni future si dovranno confrontare.

15/07/2016

Lo Stato dei Presidi nei disegni del cavaliere Ignazio Fabroni (G. Della Monaca-D. Roselli-G. Tosi)

argentario, fabroni, cavalieri, presidi, della monca, roselli, tosi, mappe, disegni, s.stefanoFabroni prestò servizio sulle galee dell’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano, che, nella seconda metà del XVII secolo, navigavano presso le coste della bassa toscana a difesa di quei territori dalle scorrerie piratesche. Vista l’innata capacità di disegnatore, durante la navigazione e le soste a terra, raccolse molti disegni dei luoghi che costeggiava e visitava, nonché particolari usanze e costumi degli stessi. Gli autori hanno raccolto in questo libro quelli più significativi che riguardano l’attuale Costa d’Argento, allora Stato dei Presidi Spagnoli. Da queste vere e proprie fotografie dell’epoca si evincono particolari molto interessanti sulla conformazione urbanistica e lo stile di vita dei luoghi rappresentati.

La “Divina Commedia” Argentariana vol. I (S. Kindermann)

fanciulli, divina, commedia, kindermann, argentariana, stefano, argentario, pietro, paradiso, difettiPietro Fanciulli, autore dietro lo pseudonimo di Kindermann, aveva previsto per quest’opera in canti più volumi, senza però arrivare a compimento del tutto. Come egli stesso spiega nella prefazione, si tratta dell’immaginario viaggio di un cittadino santostefanese alla scoperta dei difetti dei propri concittadini. Il defunto è chiamato da S. Pietro e da S. Stefano, i quali gli illustrano la decadenza dello stile di vita in cui versa il Promontorio che egli abitava e l’incapacità degli abitanti di godere e rendere fruibili le bellezze innate del posto. In questo primo volume assistiamo proprio a questo incontro e alla partenza del santostefanese verso il paese dove ha vissuto. I due Santi sottolineano che gli attuali abitanti “non sanno apprezzare e valorizzare il grande dono che ha loro profuso la natura”, e le doti e le virtù di cui sono portatori sono invece offuscate e sopraffatte dai loro vizi e difetti. Ne viene fuori uno spaccato che sintetizzata in modo inequivocabile e veritiero gli atteggiamenti e la personalità degli abitanti del luogo, che a ben vedere potrebbe, senza smentita alcuna, essere trasferito dai concittadini dell’Argentario a tutti i connazionali d’Italia.

14/07/2016

La santa casta della Chiesa – I peccati del Vaticano – L’oro del Vaticano (C. Rendina)

rendina, oro, vaticano, casta, chiesa, papa, banca, peccato, stato, oroUn unico libro che raccoglie i tre libri dello storiografo Rendina. Se credete in ciò che professa il clero e nell’operato del Vaticano non leggete questo(i) libro(i). Lo scrittore analizza ed elenca la storia e gli uomini della Chiesa di Roma dal punto di vista economico e politico. Nel primo viene proposto un esame di ciò che ha condizionato le scelte dei Papi nell’arco dei secoli; nel secondo, come i vizi capitali sono sempre stati perpetrati dalla Chiesa; nel terzo, si elencano tutte le attività economiche gestite dallo Stato Pontifico e dalla Città del Vaticano. E’ semplice immaginare che dietro le azioni, le prediche, le scelte da parte dei rappresentanti della Chiesa Romana ci siano scopi che esulano da quello che la religione impone, ma leggendo questi testi si arriva all’inimmaginabile. L’autore ci fa superare “il si pensa” e “il si dice” indicando con estrema precisione date, fatti e ragioni. Si scopre così che mentre i risultati dei conclavi nei secoli addietro venivano pilotati dalle famiglie gentilizie, quelli odierni (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI…) sono gestiti dagli interessi dell’Opus Dei (la società segreta del Vaticano nata e sostenuta dal dittatore Franco). Viene alla luce che la consacrazione di miracoli e santi (Lourdes, Padre Pio…) da parte della Chiesa avviene soltanto nel momento in cui questi assumono un valore economico per la stessa. Che l’invenzione del gioco del lotto e del monte di pietà sono avvenute nello Stato Pontifico, che pur condannandole le ha sempre gestite e sfruttate a proprio vantaggio, così come l’istituzione del simbolo “giallo” da indossare da parte degli ebrei è avvenuta nei ghetti papalini e che anche nei confronti di questo popolo la posizione della Chiesa è sempre stata ambigua: a fronte dei molti episodi di tutela nella seconda guerra mondiale si affianca l’aiuto bellico a favore dei nazisti. Un’ambiguità che ha sempre contraddistinto la posizione dello Stato Pontificio/Vaticano, con il Papa e il Clero che condannano a parole ciò che poi materialmente sostengono. Gli interessi economici della Chiesa si spingono, per esempio, in società che fabbricano armi, immettono sul mercato la pillola anticoncezionale, compiono operazioni finanziare anche nei paradisi fiscali, mentre si predica la pace, si condanna l’aborto e s’inveisce verso l’arricchimento economico. Il vero potere temporale della Chiesa non si è concluso nel 1870, con la breccia di Porta Pia, ma è iniziato nel 1929 con la firma dei Patti Lateranensi, con i quali è nato lo Sato del Vaticano, che da quel momento ha avuto il beneplacito per poter operare fuori da ogni termine di legge dietro la cortina dell’immunità diplomatica. Così gli Istituti finanziari ed economici della Santa Sede hanno potuto operare sfruttando operazioni immobiliari e riciclaggio di denaro proveniente dai più loschi affari: narcotraffico, rapimenti, criminalità organizzata, fallimenti bancari; lucrando persino sulla raccolta spontanea delle offerte. Il patrimonio economico dello Stato del Vaticano, costituito dai beni immobiliari in tutto il mondo, dalle opere d’arte custodite, dalle riserve auree, dalle partecipazioni negli istituti di credito internazionali, dalla proprietà di azionariato in migliaia di società, possono far immaginare che questo minuscolo e, allo stesso tempo, infinito Stato, sia il più ricco e il più corrotto esistente.

11/07/2016

Mare greco (V. M. Manfredi)

manfredi, ulisse, enea, diomede, greci, esploratori, colonie, roma, adriatico, troiaUlisse, Enea, Diomede sono i tre personaggi che l’autore analizza, con la collaborazione di Lorenzo Braccesi, in questo libro. Generalmente noti quali protagonisti di racconti epici, sono qui riproposti nella veste dei mitici navigatori che percorrendo il mediterraneo hanno dato origine alla colonizzazione greca delle terre di occidente. Il mito è quell’idea cui i popoli si rivolgono per arricchire il loro passato e i Greci utilizzarono quelli di questi personaggi per raccontare e tramandare i viaggi che i navigatori dell’epoca facevano per fondare le loro colonie. Gli stessi poemi, di cui non è certa l’origine, furono adattati alle esigenze con il passare del tempo: probabilmente le rotte percorse da Ulisse nell’Odissea originariamente riguardavano siti asiatici o comunque del mediterraneo orientale, per adattarsi successivamente, invece, a luoghi dell’occidente, quando i naviganti greci indirizzarono le loro rotte verso il bacino occidentale del mediterraneo. Analizzando storia, letteratura e archeologia si scopre che molti dei personaggi che avevano preso parte alle gesta belliche di Troia, primi tra tutti quelli esaminati nel libro, diventano poi i fondatori di città e genti anche d’Italia (Enea nel Lazio, Diomede nell’Adriatico….), fino a ritrovarli oltre le “colonne d’Ercole” e pesino in miti che li presuppongono in Gran Bretagna attraverso le rotte atlantiche. Non esistono fonti certe dalle quali poter dividere la realtà dalla mitologia e anche l’archeologia non è sempre in grado di confermare o smentire i racconti e i miti tramandati (della stessa Troia di fatto non si ha ancora un riscontro reale). Ancora oggi sono utilizzati i nomi di questi eroi quando ci si avventura in viaggi esplorativi: Ulisse è anche il nome di un modulo spaziale che percorre lo spazio e chissà che ai nostri pronipoti elevati all’ennesima potenza, non giunga la storia che Nausica abitava su Venere o Polifemo su Giove! Qualsiasi interpretazione rimane quindi in un limbo fantastico, che ancor di più ammanta di mitologia questi personaggi e le loro storie.