06/12/2016
Se la vita che salvi è la tua (F. Geda)
Quando si deve dare l’interpretazione dei comportamenti di una persona, è facile che lo stesso atteggiamento possa essere interpretato anche in modi contrapposti. Questo sicuramente non accade se ad esprimere il giudizio è qualcuno professionalmente preparato, ma per la gente comune è inevitabile. Ho premesso questo perché chi legge il romanzo di Geda, deve necessariamente trarre delle proprie conclusioni sul comportamento e l’atteggiamento del protagonista, sia nei confronti delle persone che incontra, sia nell’affrontare la vita e il mondo. Per quanto mi riguarda, ritengo che Andrea, il protagonista, sebbene metta a rischio la propria vita, abbia fondamentalmente un animo da egoista. Anche se Benjamin, un personaggio della storia, presuppone che “la fuga è il futuro”, ogni fuga di Andrea, che a volte si confonde con il ritorno, arriva sempre a dover avere il sostegno di terze persone, che immancabilmente rimangono deluse o ferite o quantomeno sono soltanto un mezzo per garantire il futuro del personaggio. Il libro è interessante, anche se in alcuni punti il racconto è confuso e i dialoghi non virgolettati contribuiscono ad aumentare la difficoltà di lettura.
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