26/12/2016
Mia sorella Caterina (M. Landini)
In quest’opera, ancora una volta, l’autore racconta le vicende di una famiglia di Porto S. Stefano e in particolare quelle di due componenti, Giovanni e Caterina: il primo, che ha rivestito un importante ruolo nella vita sociale al momento della costituzione della comunità locale; la seconda, che è stata proclamata Beata. Buona parte del racconto è narrata in prima persona da Giovanni, come se egli stesso ci facesse partecipi delle vicende familiari e sociali, e, come afferma lo stesso autore, molti passaggi sono romanzati, nascono cioè dalla sua fantasia, benché possano essere ricondotti a considerazioni che li avvalorano come reali. Siamo nel periodo a cavallo tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo e Monte Argentario sembra attraversato da un’importante “soffio di Spirito santificatore”, come dice l’autore: è il periodo in cui Paolo Danei, più noto come S. Paolo della Croce, costituisce i Passionisti; la protagonista Caterina, poi Beata Maria Maddalena dell’Incarnazione, riceve la chiamata dal Signore e compie miracoli; altre figure più o meno note vivono la santità o la conversione. Interessante, all’interno del racconto, l’opportunità di poter cogliere molti aspetti sulla vita sociale del tempo. Si sente molto, com’è naturale, l’influenza sacerdotale dell’autore, che in molti passi sembra voler evangelizzare il lettore.
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