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20/03/2016

Giacomo Leopardi (raccolta dal Canzoniere e dalle Operette Morali)

leopradi, canzoniere, recanati, operette, morali, passero, silvia, infinito, colleNaturalmente non posso aggiungere nulla a tutto quanto già detto. Soltanto che è sempre piacevole rileggere opere come queste e se, come si dice, la poesia è grande quando non ha tempo, l’opera di Leopardi è sempre attuale: “O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri degli avi nostri, ma la gloria non vedo, non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi i nostri padri antichi. Or fatta inerme, nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, che lividor, che sangue! oh qual ti veggio, formosissima donna! Io chiedo al cielo e al mondo: dite dite; chi la ridusse a tale? E questo è peggio, che di catene ha carche ambe le braccia; sì che sparte le chiome e senza velo siede in terra negletta e sconsolata, nascondendo la faccia tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, le genti a vincer nata e nella fausta sorte e nella ria. …” (All’Italia – Canzoniere)

08/06/2014

Gli sdraiati (M.Serra)

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Un’ironica visitazione dell’odierno rapporto tra padri e figli, vista attraverso gli occhi del genitore. Un’analisi alla ricerca dei canali che possono permettere una comunicazione tra le due generazioni. Fa da contorno ai singoli episodi il racconto dell’immaginaria e improbabile guerra tra Giovani e Vecchi. Il risultato della tanto agognata gita al Colle della Nasca, dimostra all’autore che nonostante la loro posizione, “gli sdraiati” sono in grado di competere e sostituirsi, come naturalmente sarà, alla generazione che li ha preceduti.