18/01/2018
Questa nostra Italia (C. Augias)
E’ un esperimento molto interessante quello che cerca di fare in questo libro il noto giornalista: trovare i caratteri comuni che possono unirci e farci individuare come unico popolo. A questo scopo Augias ci racconta nei vari capitoli un immaginario viaggio: tra le principali città italiane, approfondendo, oltre ai simboli materiali, anche quelli socio culturali che le differenziano; nei piccoli luoghi di provincia; nelle storie di personaggi e fatti italiani. Ne viene fuori un variopinto e caleidoscopico ritratto che evidenzia come il popolo italiano è in ogni realtà diverso, anche a distanza di pochi chilometri: per la storia, la cultura, i sacrifici e tutti quelli aspetti che hanno fatto del “campanile”, paradossalmente, l’oggetto caratteristico che ci unisce. Non è stato facile, poco più di 150 anni fa, unire l’Italia, ma più che per problemi pratici e politici, per la mentalità degli abitanti, abituati ai loro comuni/stato che hanno dominato il mondo in fatto di cultura, innovazione, civiltà: a partire da Roma, fino a Firenze, dalle Repubbliche Marinare, ai ducati e principati signorili. La lettura del libro, viste le capacità dell’autore e le sue esperienze, è naturalmente interessante. La risposta al quesito di base non è chiara, e forse neanche esiste, o forse è proprio questa diversità che ci fa essere unici, a renderci partecipi ognuno a modo proprio di un destino comune che, se ben orchestrato, potrebbe riportarci ancora, come popolo Italiano, ad essere protagonisti del futuro.
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10/08/2017
Gli occhi della Gioconda (A. Angela)
E’ il quadro più famoso al mondo: partendo da questa “piccola grande” opera si potrebbe scrivere numerosi volumi toccando gli aspetti più disparati che ad essa si possono legare. Angela riesce a farlo con poco più di 300 pagine e con un linguaggio alla portata di tutti. Oltre alla descrizione specifica del quadro, l’autore ripercorre la vita di Leonardo e il suo ingegno; ci accompagna nelle vicende storiche del periodo in cui l’opera è stata dipinta; illustra a grandi linee le tecniche pittoriche; ci descrive usi e costumi dell’epoca. Non mancano poi curiosità e dettagli che spesso sono offuscati dalla fama del dipinto e che ci aiutano a comprendere come questa fama vada oltre il dipinto stesso, affiancando e sublimando tutti i “misteri” che l’accompagnano. Naturalmente, come sempre, Angela non attira l’interesse del lettore, o dell’ascoltatore in altri casi, solleticandolo con la curiosità sul mistero, ma trasformandolo in quesito, cerca delle risposte plausibili. Leggendo il libro ci sembra di partecipare alla vita quotidiana di Leonardo e a scoprirne, se non a comprenderne, le angosce e gli stimoli che hanno contraddistinto questo immenso e unico genio. A concludere il volume la domanda più banale e discussa di sempre: chi era Monna Lisa, o la Gioconda che dir si voglia, le cui fattezze ammiriamo nel quadro? Probabilmente non Lisa, la moglie di Francesco del Giocondo, che da sempre ha dato il nome al dipinto, e forse neanche una donna reale…. ma questo scopritelo da soli.
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20/07/2015
La locandiera (C. Goldoni)
E’ inutile raccontare la trama e i caratteri di questa commedia, che tutti conoscono e che la maggior parte hanno avuto modo di vedere rappresentata in scena. Nel libro, a compendio della commedia, sono raccolte lettere e documenti dello stesso Goldoni e di altri, allo scopo di collocare l’opera dell’autore veneziano, nel periodo in cui fu scritta.
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