27/03/2018
L’archivista (L. Macchiavelli)
Il protagonista del romanzo poliziesco di Macchiavelli questa volta non è come di consueto Sarti Antonio. Come dice il titolo è l’archivista della questura dove lo stesso Sarti lavora. L’incidente sul lavoro lo ha costretto a funzioni di ufficio, ma la sua smania nello svolgere indagini, lo porta fuori dai suoi compiti a risolvere i casi che vengono passati in ufficio come insoluti o chiusi. Capita così che un caso archiviato dallo stesso Sarti come incidente sul lavoro diventa campo d’indagine dello “Zoppo”, questo il soprannome dell’ispettore archivista, fino alla sua risoluzione come omicidio. E’ un classico giallo in cui l’azione non la fa da padrona, tutto si svolge principalmente tra camere di albergo e gli studi cinematografici dove l’omicidio è avvenuto. Lo stesso protagonista si muove in bicicletta. Un insieme di personaggi con lineamenti caratteriali che il loro ruolo gli impone e che si muovono come ognuno si aspetterebbe, ma che messi a confronto con lo stile da antieroe dell’investigatore fanno fuggire il romanzo dalla banalità.
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05/04/2016
Tango a Istanbul (E. Aykol)
Un’altra avventura di Kati, la giovane libraia di Istanbul che per passatempo si dedica all’investigazione. Dopo aver ascoltato le dichiarazioni di una veggente, l’improvvisa malattia dell’amica della sua collaboratrice, la spinge a far luce sulla vicenda, che, per la libraia stambuliota, presenta non pochi interrogativi. L’azione si svolge nella città Turca e coinvolge, come sempre, amici e colleghi di Kati. L’autrice s’impersona nella protagonista e racconta in prima persona il romanzo, rivolgendosi direttamente al lettore. Il racconto è piuttosto “leggero” e sia il libro sia il giallo raccontato non hanno la presunzione di diventare best seller, benché sia piacevole, per chi ha avuto modo di conoscerli, percorrere i luoghi di Istanbul. Una tipica lettura da fare sotto l’ombrellone, con la possibilità di chiudere gli occhi e godere del gradevole tepore estivo.
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27/03/2015
La sirena (C.Lackberg)
Una vita difficile ricca di episodi traumatici di cui il neo scrittore protagonista è vittima, partecipe passivo e artefice. E’ questo il filo conduttore del giallo della famosa scrittrice svedese. Un romanzo in cui si ha difficoltà ad entrare per il numero di soggetti che lo animano e per le storie che si accavallano, ma che poi si dipana non senza colpi di scena, dai quali ci si fa prendere. Il serial killer sconvolge la vita della cittadina e quella dei personaggi portando alla luce un passato dimenticato o che comunque si tiene sopito. L’investigatore Patrick e la moglie Erica dovranno rivivere a ritroso la vita delle vittime e dei colpevoli, per ricostruire il filo logico e il movente che portano ad individuare chi compie i delitti. La fine del racconto, dopo la scoperta dell’omicida, è ancora più tragica della storia e l’autrice raggiunge l’effetto scenico di far sobbalzare sulla sedia lo spettatore ormai rilassato, ma, sebbene non si tratti di una favola che abbisogna del classico “… e vissero tutti felici e contenti”, poteva perlomeno concludere con un taciuto “… e vissero”.
Giudizio (0-3) = 1
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12/01/2015
Delitti di Capodanno (AA.VV.)
E’ una raccolta di nove brevi racconti gialli, scritti ognuno da un autore diverso, più o meno famoso: da Simoni a Lama, a Bertuzzi a Caringella ed altri. Tutte le vicende hanno il loro epicentro nel periodo natalizio, per lo più l’ultimo e il primo giorno dell’anno. Le storie si svolgono in epoche e luoghi diversi ed anche gli impianti narrativi differiscono l’uno dall’altro, probabilmente (non conosco tutti gli autori) in sintonia con il loro stile abituale. E’ un interessante ventaglio di situazioni, dove al consueto commissario che indaga, si contrappone la vittima che racconta o il criminale che esterna il suo stato d’animo mentre compie il fatto o il magistrato che dubita del proprio operato. Le trame pescano da situazioni che possono essere di cronaca giornaliera, per arrivare a storie, speriamo, improbabili. Da notare che la maggioranza degli autori sono donne. Essendo racconti brevi (ognuno circa 40 pagine) si leggono velocemente: si ha l’impressione di guardare in sequenza dei telefilm gialli di serie diverse.
Giudizio (0-3) = 1
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27/07/2014
Divorzio alla turca (E.Aykol)
Una libraia-investigatrice che assieme al suo collaboratore cerca di risolvere casi giudiziari nell’affascinante Istanbul. Kati, la protagonista, nella narrazione si rivolge direttamente al lettore e l’autrice dipana gli ambienti della città offrendo uno spaccato della società turca. Non è un best-seller da coinvolgere il lettore, ma la narrazione è semplice e scorrevole. Un piccolo errore nelle prime pagine del libro (dell’autrice o della traduttrice): “Fofo mi guardò ridacchiando.”, peccato che Kati e Fofo stiano conversando tramite telefono fisso e non si specifica che sia un videotelefono!
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