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10/05/2017

Ad occhi chiusi (G. Carofiglio)

occhi chiusi.jpgE’ questo il secondo romanzo dell’autore, ormai datato 2003, ma nel quale già prendono forma le caratteristiche dei successivi che vedono protagonista l’avvocato Guerrieri. In quest’occasione il legale accetta di seguire un caso che vede protagonista il figlio di un presidente del tribunale, un imputato quindi arrogante che si fa forte dell’impunità garantita dal padre. Guerrieri, a differenza dei suoi colleghi, accetta di difendere la donna che è dovuta sottostare ai soprusi dell’individuo, pur consapevole della difficoltà del caso ma speranzoso di trovare nelle figure del pubblico ministero e del giudice persone rette e non condizionabili. La vita dell’avvocato s’intreccia con quella professionale e molto variegata, come nella realtà, è la schiera dei personaggi che danno vita alla storia. Il racconto è ricco di vivacità nonostante gli ambienti in cui si svolge e il finale non è certamente scontato: non sono i cattivi ad imporsi come potrebbe presupporsi, né i buoni riescono a vincere come nelle favole.      

04/12/2015

La regola dell’equilibrio (G. Carofiglio)

carofiglio, guerrieri, annapaola, larocca, giustizia, legge, corruzioneQuesta volta l’avvocato Guerrieri ha come cliente un giudice accusato di corruzione. Si tratta di un ex compagno di università, quindi collega e amico, e questi aspetti distraggono il protagonista da una visione oggettiva dei fatti. Con il procedere dell’inchiesta e quindi della difesa, Guerrieri prenderà coscienza della situazione e dovrà così affrontare delle scelte che turbano le proprie convinzioni. Molto interessante è la relazione che il giudice espone ad una conferenza durante la narrazione: l’oratore infatti pone in evidenza la difficoltà che giudici, avvocati e magistrati hanno nell’espletare il proprio lavoro sempre in bilico tra operare a favore della giustizia o della legge. Questo tema è il cardine del romanzo, lo stesso Guerrieri sarà tormentato da questa scelta, che diviene ancor più pressante se l’accusato opera egli stesso nell’ambito giudiziario. L’autore ci porta a riflettere sugli aspetti fondamentali di questa differenza, che spesso nei nostri giudizi ci spinge a considerazioni errate: se la giustizia impone per coscienza di condannare chiunque abbia commesso un reato, la legge impone per diritto che anche costui sia difeso come fosse innocente.