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31/12/2014

La figlia del boia (O.Potzsch)

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Un giallo ambientato nel 1659, in una cittadina della Baviera. La superstizione contro la ragione e la giustizia contro l’interesse sono il tema portante del racconto e delle vicende che coinvolgono i cittadini, più o meno influenti, della città. La caccia alle streghe può rappresentare, con tutte le sue conseguenze, la panacea ai macabri avvenimenti. Tra tutti i protagonisti, la figura del boia, di cui l’autore è discendente, è quella che assume maggior significato, essendo colui, che con maggior vigore dà valore alla vita, in contrapposizione con quello che si dovrebbe pensare dato il suo mestiere.       

Proprio dal boia partono, e sono condotte, le investigazioni che vanno a cozzare contro il giudizio popolare, sugli omicidi dei bambini e gli altri avvenimenti che in pochi giorni sconvolgono la cittadina. Il facile additare alla “strega” da mettere sul rogo, viene messo in discussione e l’avidità dei benpensanti dovrà vedersela con la cocciutaggine di coloro che nonostante tutto, si adoperano per dare un senso e giustizia a persone emarginate. Una storia interessante che coinvolge fino alla fine.

Giudizio (0-3) = 2 

30/10/2014

La magia di un Buongiorno (M.Gramellini)

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Troppo facile dare un giudizio su questo libro di Gramellini: non è un romanzo, non è un saggio, è solo la raccolta dei “Buongiorno” che il giornalista pubblica sulla prima pagina del “La Stampa”. Quindi, a chi piacciono i suoi articoli, leggerà il libro piacevolmente, a chi non piacciono, non lo legga!

Sono 365 pezzi, che vanno dal 1999 al 2014 e che Gramellini ha raccolto assieme senza una logica, e dai quali non è neanche possibile tracciare un percorso storico, perché spaziano dalla politica, alla cronaca, al pettegolezzo, ai sentimenti. Al più possono riportare alla mente degli episodi, e ripensarli a mente fredda, ci induce ad un giudizio meno passionale.

Caratteristica ormai nota del giornalista, la ricerca, sia del lato ironico degli avvenimenti, sia del buono che l’animo umano riesce sempre ad esternare, non disdegnando di mettere in evidenza le peculiarità tipiche del popolo Italiano, sia positive che negative.