11/07/2014
Venuto al mondo (M.Mazzantini)
Un romanzo scritto con il classico metodo della scrittrice: passato e presente che s’intrecciano e formano due racconti che si accavallano. E’ la storia di due giovani italiani che legano la loro vita alla parabola della città di Sarajevo. La guerra moderna, come quella patita dalla città alla fine degli anni ’80, sebbene può lasciare meno corpi morti sul terreno, genera però molte più vittime, perché i sopravvissuti non potranno mai cancellare dal corpo e dall’animo l’esperienza vissuta. E’ una storia di segreti, di legami interiori che non esplodono, ma che forti, di rabbia o d’amore, non cessano e si rinnovano. Nel racconto, di pari passo alla guerra nelle strade, Gemma vive la propria battaglia contro la natura che le impedisce di essere donna e procreare. La scrittrice ci fotografa la vita contemporanea, una globalizzazione che ci rende tutti vicini e partecipi, ma che molto spesso ci nasconde le diversità dei luoghi e delle persone che abbiamo accanto.
19:40 Scritto in Letteratura | Link permanente | Commenti (0) | Facebook | Stampa
01/06/2014
Splendore (M.Mazzantini)
La vita di due protagonisti, dalla tenera età alla prima vecchiaia. Guido e Costantino, due caratteri diversi, uno stesso destino, quello di amarsi nonostante le loro vite prendano due binari diversi. Un amore omosessuale che si riaffaccia attraverso le stagioni della vita, l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e che contrasta con gli affetti e le vicissitudini quotidiane, vissuto come un sogno ricorrente al limite delle sicurezze acquisite, fino a trasformarsi in un incubo. Lo splendore vissuto nel momento adolescenziale del loro primo incontro, li accompagna come fosse il traguardo alla loro felicità: ma essere sé stessi è difficile, e a volte incute terrore. Il mondo intorno pare aprire delle porte alla libertà dei sentimenti, ma la realtà è diversa. Il tema si snoda nel racconto senza reticenze, con tutta la crudeltà che questo comporta, ma il vero scandalo è nascondere sé stessi al proprio io.
16:53 Scritto in Letteratura | Link permanente | Commenti (0) | Facebook | Stampa