20/03/2016
Giacomo Leopardi (raccolta dal Canzoniere e dalle Operette Morali)
Naturalmente non posso aggiungere nulla a tutto quanto già detto. Soltanto che è sempre piacevole rileggere opere come queste e se, come si dice, la poesia è grande quando non ha tempo, l’opera di Leopardi è sempre attuale: “O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri degli avi nostri, ma la gloria non vedo, non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi i nostri padri antichi. Or fatta inerme, nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, che lividor, che sangue! oh qual ti veggio, formosissima donna! Io chiedo al cielo e al mondo: dite dite; chi la ridusse a tale? E questo è peggio, che di catene ha carche ambe le braccia; sì che sparte le chiome e senza velo siede in terra negletta e sconsolata, nascondendo la faccia tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, le genti a vincer nata e nella fausta sorte e nella ria. …” (All’Italia – Canzoniere)
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20/05/2015
Bianca come il latte rossa come il sangue (A. D’Avenia)
Gli anni del liceo sono quelli che per primi ci pongono di fronte alla vita reale, dove dobbiamo noi stessi cominciare a fare delle scelte. In quest’anno scolastico Leo, il protagonista, cerca di dare corpo alle proprie convinzioni confrontandosi con una vita reale che invece appare diversa e nella quale il ragazzo prova a comprendere quali siano le strade per raggiungere le proprie mete. Attraverso il rapporto con i genitori, i compagni e i professori egli cerca le risposte che dovrebbero traghettarlo da adolescente ad adulto: ma il rosso e il bianco con i quali classifica le proprie emozioni spesso si confondono. L’amore verso una compagna, vinta da un triste destino, è il filo conduttore del romanzo, ma il quadro dei sentimenti e dei caratteri che l’autore ci propone, è più ampio e Leo dovrà comprendere come i “sogni” possono accompagnarsi alla realtà e realizzarsi anche se spesso appaiono con questa in contrapposizione.
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