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16/04/2017

Teresa d’Avila (S. Lusini)

avila, teresa, santa, dottore, chiesa, lusini, vagabonda, tormes, castiglia, carmeloUna Santa importante per la Chiesa Cattolica: prima donna ad essere proclamata Dottore della Chiesa; riformatrice del Carmelo; fondatrice di 30 conventi. Don Sandro Lusini coglie lo spunto di raccontarci la Santa dal viaggio da lui compiuto lungo la Ruta teresiana. La prima parte del libro è infatti un interessante resoconto del percorso che da Avila, città natale di Teresa, porta a Alba De Tormes, luogo dove è deceduta. L’autore ci narra i paesaggi della Spagna Castigliana e l’atmosfera che in essi si respira, con un’appassionante descrizione di immagini e sensazioni. Nella seconda parte sviluppa invece l’opera della Santa, i suoi insegnamenti, i suoi libri, la sua dottrina, le sue vicissitudini anche in seno alla Chiesa, che non la giudicava con benevolenza in quanto donna: “Obstat sexus” era la formula con cui ci si opponeva ad ogni sua iniziativa o riconoscimento. L’importanza della Santa non poteva però rimanere oscurata e con il passare del tempo e una visione più conciliante della Chiesa, le sono stati attributi e riconosciuti i meriti che le spettano.      

15/08/2015

Giorni di spasimato amore (R. Petri)

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Una struggente passione che accompagna il protagonista per tutta la vita, isolandolo dal mondo e conducendolo alla pazzia. E’ questo il tema del romanzo della Petri, che vede Antonio consacrare la sua vita all’amore per Lucia. I due ragazzi s’incontrano durante la seconda guerra condividendo le uscite per gli acquisti alla “borsa nera” e il tragico episodio di cui sono vittime segnerà il futuro di entrambi. Quel giorno i loro destini si uniscono e dividono nello stesso momento, negando ad entrambi un futuro da vivere con pienezza e con il carico delle emozioni e delle azioni che possono rendere una vita “normale”.

Antonio limiterà sempre più il proprio mondo, fino a rinchiuderlo nelle stanze del proprio appartamento, escludendo da questo qualsiasi interferenza esterna, se non quella del mare, vissuta però soltanto nel proprio intimo. Manca la forza di chiudere con il passato e con quell’unica, intensa, emozione che ha segnato la vita, ma allo stesso tempo il coraggio di non farsi coinvolgere nell’ordinario moto della vita, che richiederebbe di seppellire il passato. E’ l’estrema e irrazionale lotta contro il mondo esterno, portata all’estremo e vissuta, di sicuro erroneamente, con i propri fantasmi e illusioni.