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29/06/2008

Il salvataggio dell'Alitalia

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L'Alitalia dovrà licenziare 4000 dipendenti per realizzare il piano proposto da Intesa-San Paolo. Questo è il risultato del salvataggio proposto in campagna elettorale da Berlusconi e dal PdL. Nel suo "rude" intervento Di Pietro afferma che...


deve essere il Presidente del Consiglio a chiedere scusa agli Italiani per le promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute: l'Alitalia è una di quelle.
Era stato detto che il piano AirFrance era inaccettabile, che una cordata italiana avrebbe salvato la compagnia di bandiera. Una cordata che sarebbe stata pronta dopo una settimana dall'insediamento del nuovo governo. I fatti sono che il tempo trascorso è di oltre due mesi e la cordata non c'è. Quella che cerca di crearsi propone un piano di salvataggio che prevede 4000 esuberi (quello di AirFrance non accettato dai sindacati ne prevedeva 2000); il commissariamento per evitare il pignoramento degli aerei; l'ingresso di AirOne, in contrasto con le norme di antitrust e della commissione europea; decreti leggi ad hoc per far entrare un partner straniero. Per non dimenticare che lo Stato ha già speso 300 milioni di euro con il finanziamento alla compagnia, e che questi stanno ormai finendo.
La promessa, non mantenuta, era di salvare la compagnia di bandiera: qualcuno magari arriverà a dire che si è salvata la bandiera, ma certamente la compagnia sta facendo una brutta fine!

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