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25/09/2011

Fiat lux a risparmio energetico: ma la salute?

lampadine.jpgL’Europa ha deciso di mettere al bando le lampadine ad incandescenza (quelle che abbiamo usato fino ad adesso per intenderci) togliendole gradualmente dal commercio e, dalla fine del 2012, non le troveremo più sugli scaffali dei negozi. Al loro posto....


dovremmo usare le lampadine a basso consumo energetico (Lampade fluorescenti compatte LFC, il loro nome tecnico).
La decisione è dovuta al fatto che le LFC producono la stessa quantità di luminosità (il cosiddetto lumen) con un minor consumo di energia (meno watt rispetto a quelle ad incandescenza):  quindi risparmio energetico; hanno una maggior durata, anche se un costo di acquisto maggiore: quindi risparmio economico (anche se poi la durata per le LFC è basta sul numero delle accensioni e non del tempo che stanno accese). Questo è quello che ci hanno detto.
Ciò che si sono dimenticati di dirci è che le lampade LFC possono essere dannose alla salute!
Studi sanitari e scientifici sembrano evidenziare che le lampade LFC producono i seguenti effetti:
- emettono radiazioni elettromagnetiche, che naturalmente sono dannose per la salute ed infatti il loro uso è sconsigliato ad una distanza minore di 1 metro (non usarle quindi su scrivanie, comodini, lampade vicino a divani o simili); in più queste radiazioni possono viaggiare all’interno dei cavi  elettrici, esponendo così le persone all’“elettricità sporca” in tutta l’abitazione;
- contengono mercurio in quantità superiore a quelli che sono i parametri di pericolosità: quando la lampadina LFC si rompe, il mercurio in essa contenuto si spande nell’aria e i livelli superano per svariate settimana quelli consentiti, risultando nocivo soprattutto per donne in gravidanza e bambini; in più, il loro smaltimento deve essere effettuato seguendo rigide regole, perché se la rottura avviene in fase di raccolta o smaltimento, il mercurio si diffonde nell’aria o nel terreno e di conseguenza nei cibi e nell’acqua;
- emettono radiazioni UV, che sono dannose alla pelle e agli occhi.
Oltre quanto suddetto sono particolarmente dannose alle persone con problemi di fotosensibilità e possono causare altri “piccoli” problemi secondari.
La domanda da porsi è: saranno esagerati sanitari e scienziati o superficiali coloro che le commerciano? Non sarà mica che tra qualche anno ai vostri figli (perché io al momento non ne ho!) diranno che non vanno usate perché sono cancerogene?

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