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29/09/2014

L’uomo della sabbia (L.Kepler)

uomo, sabbia, kepler, stoccolma, linna, bauer, Jurek, walter, ipnotistaUn assassino seriale, anzi due, con la particolarità di non uccidere le loro vittime, ma di lasciarle vivere. Le vittime però, sono coloro che sono liberi, non i rapiti. Un movente tanto banale da divenire atroce. Poi Mikael torna a casa e la caparbietà del commissario Linna riprende vigore: le indagine ripartono serrate e a tutto campo. Saranno il coraggio dell’agente Bauer, costretta a vivere da infiltrata le atrocità del carcere psichiatrico e le rivelazioni dei servizi segreti a dare la svolta decisiva. La vicenda si dipana sotto la neve svedese, quasi che questa potesse attutire la ferocia della storia. Certamente una trama originale, che i due autori riescono a mantenere interessante per tutto l’arco del romanzo.

22/09/2014

L’isola dei monaci senza nome (M.Simoni)

simoni, isola, monaci, barbarossa, marsili, elba, sinan, rex, deux, corsariPartendo da eventi storici e leggende consolidate, Simoni crea il suo racconto romanzando la vita dei personaggi reali e aggiungendo personaggi e fatti di fantasia. La storia narrata in questo romanzo ha come scenario le isole dell’Arcipelago Toscano, dall’Elba a Giglio, e la costa della Maremma, da Piombino all’Argentario. Gli argomenti trattati sono quelli classici: il santo graal, qui chiamato rex deus, nella sua accezione di segreto che sconvolgerebbe il cristianesimo; templari; sette segrete; fino al tesoro nascosto dell’Isola di Montecristo. Il tutto in un amalgama che rende il racconto avvincente, anche se a volte un po’ lento. L’azione si svolge intorno alla metà del 1500, e tra i personaggi più noti troviamo il corsaro ottomano detto “Barbarossa”, che depredò e distrusse i centri abitati di quel tratto di mare, e la leggendaria bella Marsilia, rapita proprio dai corsari per diventare amante del sultano. Lo stile del racconto è quello ormai classico di Simoni e noi, nativi dei luoghi dove si svolge l’avventura, affrontiamo la lettura anche con qualche curiosità.

15/09/2014

Elogio della follia (Erasmo da Rotterdam)

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La follia tiene un’assemblea di fronte ad altre divinità, in cui elogia se stessa. Con ironia, l’autore pone in discussione l’assioma per cui la sapienza, la scienza e la razionalità debbano governare la vita umana.

Partendo dai detti popolari per cui “solo lo stolto è felice” o “chi più sa più soffre”, Erasmo cerca le argomentazioni per dimostrare che solo la pazzia rende felice l’uomo. Il piacere nelle proprie azioni si ricava solo se c’è un pizzico di follia, perché è questa che governa le passioni: il bambino, insensato, è lieto, così come il vecchio, senza senno, affronta dolcemente il suo avvicinarsi alla morte. Che dire poi degli innamorati, che raggiungono il culmine dei sentimenti, perché pazzi d’amore. Persino Dio, vieta ai progenitori della razza umana, di cogliere il frutto della sapienza, come se questo fosse il veleno della felicità, e nel momento in cui Adamo si appropria della mela, è scacciato dal Paradiso in cui poteva vivere felice. L’autore cerca nelle espressioni dei saggi, filosofi e teologi, conferma di quanto vuol dimostrare. Anche se tutta l’opera è venata di sarcasmo, la lettura ci induce a considerare che quanto asserito dall’autore, in parte, corrisponda a verità.  

 

06/09/2014

I racconti di Canterbury (G.Chaucer)

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Una raccolta di racconti legati ad un epoca passata, dai quali si può ricavare considerazioni sulla condizione delle donne, del rapporto con la religione, dello stato sociale del tempo. In prosa e versi, molti dei racconti sono la riproduzioni di storie popolari o di brani la cui traccia si ritrova in opere di altri autori. Non mi è piaciuto.