Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

30/10/2014

La magia di un Buongiorno (M.Gramellini)

gramellini, magia, buongiorno, stampa, giornalista, quotidiano

Troppo facile dare un giudizio su questo libro di Gramellini: non è un romanzo, non è un saggio, è solo la raccolta dei “Buongiorno” che il giornalista pubblica sulla prima pagina del “La Stampa”. Quindi, a chi piacciono i suoi articoli, leggerà il libro piacevolmente, a chi non piacciono, non lo legga!

Sono 365 pezzi, che vanno dal 1999 al 2014 e che Gramellini ha raccolto assieme senza una logica, e dai quali non è neanche possibile tracciare un percorso storico, perché spaziano dalla politica, alla cronaca, al pettegolezzo, ai sentimenti. Al più possono riportare alla mente degli episodi, e ripensarli a mente fredda, ci induce ad un giudizio meno passionale.

Caratteristica ormai nota del giornalista, la ricerca, sia del lato ironico degli avvenimenti, sia del buono che l’animo umano riesce sempre ad esternare, non disdegnando di mettere in evidenza le peculiarità tipiche del popolo Italiano, sia positive che negative.    

 

20/10/2014

In fuga dal Senato (F.Rame)

franca, rame, fo, senato, idv, dimissioni, jacopo, roma, parlamento, elezioni

Non leggete questo libro!! Molti di noi valutando l’operato dei Parlamentari Italiani, maturano l’idea che i risultati delle scelte che ci vengono imposte, sono così deludenti perché Onorevoli e Senatori badano soltanto ai propri tornaconti e non al bene collettivo. Dal racconto della Rame, quest’idea diventa una certezza. Attenzione, non è una critica di parte: sappiamo tutti la collocazione politica che aveva l’autrice, ma in questo caso le sue invettive si rivolgono a tutti, da destra a sinistra, anzi, più a sinistra che a destra, perché è da lì che dovrebbe venire la spinta sociale. Il libro è il diario che la Rame ha tenuto dall’aprile 2006 al gennaio 2008, nei 20 mesi in cui è stata Senatrice delle Repubblica eletta nelle file dell’IdV. Lascerà il gruppo IdV per non votare a favore di scelte che andavano contro il programma elettorale del Governo e della propria coscienza. Sin dal primo giorno in cui entra in Senato, la scrittrice avverte un ambiente ostile, che galleggia in aria come Laputa, l’isola volante dei “Viaggi di Gulliver”, completamente distaccato da quelle che sono le realtà del Paese. Questo suo disagio si ripercuote persino sulla salute e solo l’ironia e le capacità satiriche di cui è dotata, le permettono di rimanere a galla nell’abisso che la separa dai suoi “colleghi”. Ogni sua giusta battaglia s’infrangerà contro il muro di indifferenza degli altri Parlamentari, sino a costringerla a dimettersi. La Rame non vuol proporre una sua analisi già confezionata, ma si limita a narrare i fatti come accadono e le sensazioni che questi le suscitano. In ogni passaggio si palesa però l’indifferenza dei nostri Governanti per il bene comune, a solo vantaggio dei propri interessi privati e l’impossibilità di poter cambiare tutto questo attraverso le istituzioni.        

12/10/2014

Le prede (A.Cojean)

gheddafi, muammar, libia, soraya, cojean, guida, sirte, tripoli, azizia, mabruka

Nel tragico racconto di Soraya, tutta la depravazione, arroganza e sadismo di uno degli ultimi dittatori dell’occidente: Muammar Gheddafi. Salito al potere nel 1969, se non con l’aiuto, senz’altro con la compiacenza dell’Italia, interessata come tutti gli altri stati europei alla Libia per ragioni strategiche sul Mediterraneo, il dittatore impone al popolo la stretta osservanza delle leggi religiose per nascondere i suoi crimini. Aldilà del mero aspetto sessuale, che sebbene al centro del racconto, non viene mai affrontato con atteggiamento pornografico, emergono dal racconto della ragazza e dagli approfondimenti giornalistici dell’autrice, l’ipocrisia che ha sempre circondato il dittatore: la sua verso il popolo libico e la comunità internazionale, soprattutto africana; quella dei governanti degli altri Stati (di ogni parte del mondo), sempre pronti a soddisfarne le esigenze e a ricavarne utili personali. L’ortodossia e il fanatismo del popolo prevedono che il disonore di ognuno ricada su tutta famiglia, anche se questo non è voluto, ma solo imposto ed ottenuto con la violenza. Questo atteggiamento aiuta il dittatore ad agire con crudeltà e infamia ed impedisce che questi argomenti siano affrontati e divulgati apertamente in Libia, anche dopo la sua morte e la caduta del regime, così da non rendere giustizia a coloro che ne sono stati martiri. Un libro, ma soprattutto storie, che dovrebbero essere divulgate senza reticenze, ma che invece incontrano difficoltà nell’essere accettate.

02/10/2014

Illmitz (S.Tamaro)

illmitz, tamaro, cecilia, carso, austria, ungheria, confine, soggiorno, solitudine

E’ il primo romanzo della scrittrice, ma è stato pubblicato solo di recente. E’ il viaggio, anzi la permanenza, di un giovane nella città di Illmitz: luogo in cui hanno origine le radici della propria famiglia. L’uomo vive quasi in solitudine il soggiorno nella cittadina, solo osservando la vita quotidiana degli abitanti, ma senza parteciparvi. In questo tempo ha però un rapporto molto intenso con se stesso: rivivendo i ricordi che gli hanno segnato la vita; analizzando le relazioni con le persone più vicine e care; scoprendo i turbamenti che lo assillano nella vita di tutti i giorni. E’ un’indagine decisa, senza giustificazioni, tesa a scoprire i giusti atteggiamenti per superare la solitudine.