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30/11/2016

Il libro delle verità nascoste (A. G. Hansen)

hansen, ruby, mark, woolf, rousseau, stanza, beth, tarble, gilman, plathFuggire dal passato recente per dimenticarlo ed iniziare una nuova vita: ricadere nel passato recente affrontandolo e rinascere. Questo è ciò che accade a Ruby, la protagonista del romanzo. Dopo un tentato suicidio, costellato da apparenti problemi psichici, la ragazza abbandona la scuola per cercare di nascondere e dimenticare ciò che ha vissuto, ma una coincidenza, premeditata, la porta ad affrontare tutti i fantasmi del passato e a sconfiggerli. Una storia che nella seconda parte diviene coinvolgente quanto un giallo. Al suo romanzo d’esordio l’autrice ci accompagna nelle ossessioni letterarie della protagonista, che avvinta dalla tragica sorte di famose scrittrici suicide, rischia di seguirne le gesta. La fragilità e la vulnerabilità di giovani donne si scontrano con la forza del carattere che si va formando e l’equilibrio della psiche, messo a dura prova, rischia di farle cadere verso una vita senza futuro.

20/11/2016

Argentario – storie di persone, di pietre e di mare (C. Milano –E. Bistazzoni)

milano, bistazzoni, argentario, monte, ercole, porto, s. stefano, persone, pietre, mareUna raccolta di belle foto, molte delle quali inedite, dalle quali gli autori a tutto tondo raccontano i molti aspetti che caratterizzano, ed hanno caratterizzato, Monte Argentario e i suoi due principali centri abitati. Molto interessanti sono gli appunti, scritti, descrizioni ed emozioni di coloro che, anche personalità nel loro campo, hanno nell’arco dei secoli rappresentato e descritto il Promontorio. Un valido testo che permette di mantenere la memoria del tempo trascorso.

13/11/2016

I Mille (G. Garibaldi)

garibaldi, mille, risorgimento, indipendenza, spedizione, marsala, unità, italia, quarto, eroeL’opera scritta dall’Eroe dei due Mondi racconta le gesta della spedizione dei Mille, ma non si ferma, com’è nell’intento dell’autore, ad un mero diario cronologico. Garibaldi, infatti, cerca di mostrarci lo spirito con cui l’impresa fu compiuta e l’atteggiamento della popolazione all’arrivo o al passaggio dei Mille. Forte è la sua ostilità nei confronti del clero, che ritiene sobillatore, millantatore e despota nei confronti della gente, e verso la nuova classe dirigente dell’Italia libera. Secondo il Generale le speranze e le ambizioni di chi ha lottato e di chi è morto per rendere la Penisola libera sono andate disilluse. I nuovi governanti a suo parere si sono soltanto sostituti ai precedenti, seguendo le stesse mire personali a dispetto della libertà e della dignità della popolazione: l’unica differenza è la nazionalità, prima stranieri, ora anch’essi italiani. Molte sono le assonanze e gli atteggiamenti dei governanti dell’epoca che possono essere attribuite ai governanti di oggi: dopo 150 anni non è cambiato molto, almeno nei fatti, e anche la speranza di Garibaldi che nel futuro i veri ideali di chi aveva lottato per rendere libera l’Italia potessero trovare concretezza è stata disattesa. Quanti di coloro che governano oggi la nostra Nazione darebbero la vita per la Patria così come fece chi ha combattuto il Risorgimento e la Resistenza! Molte sono le lodi da parte di Garibaldi verso chi compì atti d’eroismo, sia durante la spedizione sia in altre occasioni, così come è giustificabile per l’autore, l’atteggiamento del popolo, che plagiato, spesso si trovava ad ostacolare i Mille.