31/12/2016
Favole di libertà (A. Gramsci)
Durante la carcerazione, Gramsci tradusse alcune favole dei fratelli Grimm. Le traduzioni, destinate ai nipoti, a causa dei regolamenti carcerari, non furono consegnate. In seguito vi furono aggiunti racconti scritti dallo stesso, indirizzati ad altri familiari, e il tutto fu raccolto in un libro. L’intento delle favole, sebbene racconti fantastici, è quello di educare i ragazzi ad affrontare la vita, ma la loro lettura, anche se a questi dedicata, può veicolare insegnamenti anche agli adulti. Interessante nell’opera è la scoperta di come molte di queste favole, da Cappuccetto Rosso a Cenerentola ad altre altrettanto note, siano diverse dalle versioni edulcorate che conosciamo. Fattore comune di molti di questi racconti è come alla fine l’onestà e l’animo candido dei protagonisti abbiano la meglio sulla tracotanza e la violenza degli altri e come molti di “poco spirito” riescano ad essere migliori di coloro che li emarginano.
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26/12/2016
Mia sorella Caterina (M. Landini)
In quest’opera, ancora una volta, l’autore racconta le vicende di una famiglia di Porto S. Stefano e in particolare quelle di due componenti, Giovanni e Caterina: il primo, che ha rivestito un importante ruolo nella vita sociale al momento della costituzione della comunità locale; la seconda, che è stata proclamata Beata. Buona parte del racconto è narrata in prima persona da Giovanni, come se egli stesso ci facesse partecipi delle vicende familiari e sociali, e, come afferma lo stesso autore, molti passaggi sono romanzati, nascono cioè dalla sua fantasia, benché possano essere ricondotti a considerazioni che li avvalorano come reali. Siamo nel periodo a cavallo tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo e Monte Argentario sembra attraversato da un’importante “soffio di Spirito santificatore”, come dice l’autore: è il periodo in cui Paolo Danei, più noto come S. Paolo della Croce, costituisce i Passionisti; la protagonista Caterina, poi Beata Maria Maddalena dell’Incarnazione, riceve la chiamata dal Signore e compie miracoli; altre figure più o meno note vivono la santità o la conversione. Interessante, all’interno del racconto, l’opportunità di poter cogliere molti aspetti sulla vita sociale del tempo. Si sente molto, com’è naturale, l’influenza sacerdotale dell’autore, che in molti passi sembra voler evangelizzare il lettore.
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21/12/2016
Solino blu (M. Landini)
L’autore racconta le vicende di una famiglia di Porto S. Stefano nel periodo della seconda guerra mondiale. Alla storia del figlio militare al servizio della Regia Marina, si accompagna quella della famiglia che vive sfollata nelle campagne dell’Argentario. Sullo sfondo la vita della comunità martoriata dagli incessanti bombardamenti degli alleati. Gli stati d’animo seguono le vicende belliche rispecchiando senz’altro quelli dei concittadini, che vedono il loro paese completamente raso al suolo, e di milioni di altri Italiani. Eccessivo l’aspetto religioso con cui s’interpretano i comportamenti dei protagonisti, ma non è una sorpresa considerando che l’autore è un sacerdote.
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17/12/2016
Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto (F. Guccini)
Si tratta di racconti realizzati dall’autore fidandosi della memoria, che narrano episodi di vita della popolazione dell’appennino tosco-emiliano. Così come le fotografie di un tempo, riappaiono alla mente e sebbene sbiaditi sono capaci di rievocare stati d’animo, rapporti e condizioni sociali che oggi non trovano riscontro nella frenetica vita quotidiana. Come già in altre opere, sia scritte sia cantate, Guccini vena di nostalgia i tempi andati, che sebbene vissuti spesso dalla gente con difficoltà, cementavano e rendevano più schietti e solidi i rapporti tra le persone. La sporadicità con cui molti eventi erano vissuti e il valore che quindi assumevano, fa si che rimangono ancorati alla mente per divenire oggetto di ricordo e narrazione nel futuro. Oggi invece, il ripetersi quotidiano degli eventi, sebbene renda più semplice il nostro vivere, sminuisce il loro valore e la memoria che ne potremmo avere. In questo contesto mi piace ricordare come ai tempi in cui ero bambino, veniva vissuta in famiglia l’occasione di recarsi a Grosseto: era un evento straordinario che si organizzava con giorni di anticipo, coinvolgendo tutti, e che quando avveniva durava un giorno intero, comprensivo dell’immancabile pranzo nel ristorante cittadino. Oggi invece mi capita, e credo a molti altri, di recarmi a Grosseto anche più di una volta al giorno: certamente il “viaggio” di un tempo è nei miei ricordi e costellato di episodi e aneddoti da raccontare; i “viaggi” di oggi, invece, si cancellano dalla memoria immediatamente.
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16/12/2016
Insieme al mare (R. Orsini)
Il racconto di un’adolescenza che sa di tempi passati, vissuta, come dice il titolo, insieme al mare o addirittura “inghiottiti” dal mare. Il protagonista/autore narra le vicissitudini di un ragazzo che per raggiungere l’agognato titolo di studio dovrà, sin da bambino, anche per le scarse possibilità economiche della famiglia, confrontarsi con il mondo del lavoro marittimo. Ricordi che sicuramente nei dettagli saranno arricchiti da immaginazione, ma che nel complesso ci mostrano, con la semplicità della narrazione, gli ostacoli materiali e psicologici che molti giovani dell’epoca si trovavano ad affrontare, per affrancare a loro stessi, e alle famiglie, un futuro certo e più confortevole.
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06/12/2016
Se la vita che salvi è la tua (F. Geda)
Quando si deve dare l’interpretazione dei comportamenti di una persona, è facile che lo stesso atteggiamento possa essere interpretato anche in modi contrapposti. Questo sicuramente non accade se ad esprimere il giudizio è qualcuno professionalmente preparato, ma per la gente comune è inevitabile. Ho premesso questo perché chi legge il romanzo di Geda, deve necessariamente trarre delle proprie conclusioni sul comportamento e l’atteggiamento del protagonista, sia nei confronti delle persone che incontra, sia nell’affrontare la vita e il mondo. Per quanto mi riguarda, ritengo che Andrea, il protagonista, sebbene metta a rischio la propria vita, abbia fondamentalmente un animo da egoista. Anche se Benjamin, un personaggio della storia, presuppone che “la fuga è il futuro”, ogni fuga di Andrea, che a volte si confonde con il ritorno, arriva sempre a dover avere il sostegno di terze persone, che immancabilmente rimangono deluse o ferite o quantomeno sono soltanto un mezzo per garantire il futuro del personaggio. Il libro è interessante, anche se in alcuni punti il racconto è confuso e i dialoghi non virgolettati contribuiscono ad aumentare la difficoltà di lettura.
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