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23/04/2017

La fine della storia (L. Sepulveda)

sepulveda, storia, cile, nicaragua, belmonte, allende, krassnoff, kramer, oficina, grimaldiNonostante il titolo del romanzo, il racconto di Sepulveda ci insegna che la storia non avrà mai fine. Ma qual è la storia cui si riferisce lo scrittore? E’ quella che non è raccontata nei sussidiari di storia, bensì quella che nascosta determina la storia che tutti conosciamo.  Dalla seconda guerra mondiale gli intrighi internazionali si susseguono e chiamano gli stessi attori, che si ripetono da sempre, a confrontandosi sull’uno o sull’altro fronte al servizio di questa o quella fazione. Agenti segreti, rivoluzionari, mercenari s’incrociano in questo racconto, che seppur breve, riesce a mostraci un quadro molto intenso di cosa, a nostra insaputa, succede dietro “le quinte” e ci porta così a meditare su cosa, anche oggi, può celarsi dietro i fatti che viviamo. Il racconto è naturalmente ambientato principalmente in Cile, ma spazia, attraverso i personaggi, sul mondo intero: dalla Germania alla Russia, anche quando erano Terzo Reich e D.D.R. e U.R.S.S., dagli stati del Sud America alla Cecenia, dall’Afghanistan allo stato cosacco mai nato. Il protagonista, benché abbia ormai deciso di ritirarsi a vita privata, si troverà coinvolto in un’altra “missione speciale” che lo vedrà confrontarsi con le ombre del passato e che riaprirà le ferite di un tempo, mettendo a rischio il difficile tentativo di cancellare dalla memoria torture e sopraffazioni conosciute, vissute e combattute.  

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