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18/01/2018

Questa nostra Italia (C. Augias)

augias, italia, luoghi, cuore, memoria, firenze, roma, venezia, recanatiE’ un esperimento molto interessante quello che cerca di fare in questo libro il noto giornalista: trovare i caratteri comuni che possono unirci e farci individuare come unico popolo. A questo scopo Augias ci racconta nei vari capitoli un immaginario viaggio: tra le principali città italiane, approfondendo, oltre ai simboli materiali, anche quelli socio culturali che le differenziano; nei piccoli luoghi di provincia; nelle storie di personaggi e fatti italiani. Ne viene fuori un variopinto e caleidoscopico ritratto che evidenzia come il popolo italiano è in ogni realtà diverso, anche a distanza di pochi chilometri: per la storia, la cultura, i sacrifici e tutti quelli aspetti che hanno fatto del “campanile”, paradossalmente, l’oggetto caratteristico che ci unisce. Non è stato facile, poco più di 150 anni fa, unire l’Italia, ma più che per problemi pratici e politici, per la mentalità degli abitanti, abituati ai loro comuni/stato che hanno dominato il mondo in fatto di cultura, innovazione, civiltà: a partire da Roma, fino a Firenze, dalle Repubbliche Marinare, ai ducati e principati signorili. La lettura del libro, viste le capacità dell’autore e le sue esperienze, è naturalmente interessante. La risposta al quesito di base non è chiara, e forse neanche esiste, o forse è proprio questa diversità che ci fa essere unici, a renderci partecipi ognuno a modo proprio di un destino comune che, se ben orchestrato, potrebbe riportarci ancora, come popolo Italiano, ad essere protagonisti del futuro.      

10/10/2015

Anatomie (H. Aldersey-Williams)

corpo, vita, anatomia, aldersey, williams, fegato, cuore, scheletro, cervello, dissezioneConosciamo veramente il corpo che contiene la nostra vita? Vita intesa sia dal punto di vista materiale, perché è in esso che sono contenuti gli organi e le funzioni che ci fanno vivere, sia dal punto di vista metafisico, per chi crede all’esistenza dell’anima? Sicuramente no! Ognuno di noi ha delle cognizioni che si è fatto con l’esperienza, che possono essere più o meno approfondite, magari se avete studiato medicina, ma sostanzialmente molti aspetti del funzionamento e dell’importanza degli organi, tessuti e quant’altro compone il nostro organismo ci sono ignote. Purtroppo quando veniamo al mondo nessuno ci fornisce un libretto d’istruzioni, anche perché sarebbe così voluminoso che non basterebbe la vita a leggerlo, e così a differenza di come facciamo quando compriamo un nuovo oggetto, con questo, che è il più importante, dobbiamo “andare a naso”! La curiosità ha però spinto l’uomo, sin dai tempi più antichi, a dare delle spiegazioni agli eventi “interni” che ci riguardano, inizialmente solo filosofeggiando sulle risposte e passo dopo passo utilizzando tecniche e strumenti sempre più sofisticati a determinare delle certezze. In questo libro l’autore c’illustra come nel tempo si è evoluta la conoscenza del corpo umano e come questo, o qualche singola parte di questo, siano stati tenuti in considerazione nella nostra crescista antropologica. Interessante è scoprire che un grande passo avanti è stato fatto solo negli ultimi decenni, anche solo negli anni duemila. Curiose invece le credenze che ci hanno accompagnato per centinaia di anni, che sebbene molto originali e bizzarre, e spesso senza fondamento alcuno, dimostrano però l’interesse e la voglia di conoscenza che da sempre ha spinto l’uomo a dare una risposta a tutto ciò che lo circonda e alla sua stessa sostanza. L’ultimo capitolo riguarda gli studi e le affermazioni di alcuni medici o studiosi riguardo alla possibilità di prolungare le attività corporee di molti decenni o addirittura di renderci immortali in buona salute: secondo alcune tesi questo sarebbe tecnicamente possibile. Al momento però siamo soltanto in grado di prolungare la vita dell’uomo, ma non la sua salute, e per quanto mi riguarda, non credo sia sempre la scelta migliore.

04/04/2015

Cuore primitivo (A. De Carlo)

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Cuore primitivo (A. De Carlo)

La parabola di una convivenza, dal primo periodo di enfasi amorosa, al trascorrere del tempo monotono dove si appiattiscono anche gli interessi personali, fino alla fase conclusiva in cui si alternano rancore ed affetto. Nel romanzo lo scrittore racconta l’ultimo periodo del matrimonio tra Craig e Mara: lui antropologo inglese, lei scultrice italiana, che vivono l’epilogo della loro storia in un paesino ligure. E’ il momento dei tanti punti interrogativi, forse anche troppi (pagine intere!) che sono ormai il collante ad una storia che entrambi sentono conclusa, ma che non hanno il coraggio di ammettere a se stessi e al coniuge. Affiorano e sono analizzati dai protagonisti i sentimenti provati, il risentimento, il senso di colpa e di accusa reciproco, la ricerca del “perché”, la consapevolezza della crisi ormai in atto, ma la mancanza della ragione che può portare, lei o lui, al passo decisivo: divorziare o tornare ad amarsi dopo le necessarie spiegazioni. Sarà l’incidente capitato al marito e la necessità di riparare la casa delle vacanze, con tutto ciò che ne consegue, a fornire l’occasione per compiere la scelta definitiva.

Giudizio ( 0- 3) = 1     

23/11/2014

Il lato oscuro del cuore (C.Augias)

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Chi apprezza il giornalista, in genere autore di saggi, avrà una conferma anche leggendo questo romanzo.

Sono storie di donne, due principali, Clara e Wanda, ed altre secondarie, ma non meno caratteristiche. La protagonista studia storia della psicanalisi, e di questo, l’autore se ne serve utilizzando, da ottimo saggista, anche brevi compendi su Freud, Jung, Charchot, che gli permettono di proporre confronti sullo stato della donna nelle varie epoche. La storia si svolge in periferia, tingendosi di giallo, attraverso violenze personali, corruzione, estorsione, pedofilia e prostituzione, fino all’omicidio: non viene praticamente risparmiato nessun aspetto negativo della nostra società. Il giornalista ha però la capacità di narrare questi avvenimenti senza renderli morbosi e violenti. Clara si troverà così a confrontarsi in prima persona con gli eventi e i sentimenti reali della vita e la paura che essi infondono: la teoria, fredda e distante, lascerà il posto al calore dell’odio e dell’amore, che in egual misura possono infiammare il cuore. Un libro senz’altro da leggere.