27/03/2015
La sirena (C.Lackberg)
Una vita difficile ricca di episodi traumatici di cui il neo scrittore protagonista è vittima, partecipe passivo e artefice. E’ questo il filo conduttore del giallo della famosa scrittrice svedese. Un romanzo in cui si ha difficoltà ad entrare per il numero di soggetti che lo animano e per le storie che si accavallano, ma che poi si dipana non senza colpi di scena, dai quali ci si fa prendere. Il serial killer sconvolge la vita della cittadina e quella dei personaggi portando alla luce un passato dimenticato o che comunque si tiene sopito. L’investigatore Patrick e la moglie Erica dovranno rivivere a ritroso la vita delle vittime e dei colpevoli, per ricostruire il filo logico e il movente che portano ad individuare chi compie i delitti. La fine del racconto, dopo la scoperta dell’omicida, è ancora più tragica della storia e l’autrice raggiunge l’effetto scenico di far sobbalzare sulla sedia lo spettatore ormai rilassato, ma, sebbene non si tratti di una favola che abbisogna del classico “… e vissero tutti felici e contenti”, poteva perlomeno concludere con un taciuto “… e vissero”.
Giudizio (0-3) = 1
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14/03/2015
Sopra ogni cosa (don A.Gallo)
Chi è don Gallo, il prete anarchico, comunista, di strada? Secondo me è l’unico prete, o uno dei pochi, che contestando anche l’operato della Chiesa, svolge più di ogni altro prete il proprio compito: diffondere il Vangelo di Dio nella maniera più giusta, tenendo aperto il dialogo anche con quelli che non credono e calandosi direttamente nei problemi della gente. In questo libro, prendendo spunto dai testi delle canzoni del suo amico De André, esamina molti aspetti della vita, del convivere civile e della democrazia, e senza retorica e ammonimenti religiosi, ci illustra le sue convinzioni, spesso critiche, mostrandosi molto più laico, di chi professa di esserlo.
Dal contatto quotidiano con le diseguaglianze sociali, l’emarginazione e le discriminazioni, ci propone un quadro di quella che è la convivenza sociale e democratica nell’Italia di oggi. Affronta nei vari capitoli il tema della politica, della pace, dell’emarginazione e di come tutti questi potrebbero essere affrontati con “l’amore sopra ogni cosa” cantato da De André. Nei suoi concetti non disdegna di puntare il dito contro la corruzione dilagante, i politici e il clero, ma neanche contro i cittadini stessi, che senza rendersene conto, sono portatori dell’emarginazione verso i diversi, in ogni accezione del termine. Analizzando i testi di alcune canzoni di Faber, ci aiuta a comprendere come, il grande poeta-cantautore, sia stato anche un tenace ribelle, e come i suoi testi siano dei veri manifesti di rabbia contro le ingiustizie sociali, cogliendo gli aspetti umani e quotidiani, non senza la capacità di esprimerli con dolcezza.
Il sottotitolo “Il vangelo laico……” esprime appieno come don Gallo pone al di sopra di ogni concezione i valori civili, cardini “imprescindibili e non negoziabili” dei principi laici, che sono condivisi e patrimonio di tutti. Sarebbe troppo lungo evidenziare ogni singolo punto da poter condividere ed analizzare, per cui l’unico consiglio è quello di leggere il libro.
Giudizio (0-3) = 3
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09/03/2015
Accabadora (M.Murgia)
Un buon romanzo che racconta la storia di due solitudini che si compensano, quella di una donna alla ricerca di una famiglia che non è riuscita ad avere e quella di una bambina che ha “troppa” famiglia. In una Sardegna del periodo immediatamente seguente alla Grande Guerra, le loro vite sono immerse nelle tradizioni di un piccolo paese. L’ambiente e il periodo potrebbero far credere che i temi che emergono dal romanzo siano affrontati e vissuti dai protagonisti in maniera retrograda: l’affidamento del fillus de anima (la vendita dei propri figli) e l’eutanasia riemergono invece in tutta la loro attualità e il modo in cui vengono contestualizzati, rende quella collettività paradossalmente più all’avanguardia della civiltà attuale. Dosando con il giusto equilibrio l’uso di termini e tradizioni sarde, l’autrice ci fa avvolgere dall’ambiente in cui si muovono i personaggi. La madre, prima ed ultima che sia, naturale o matrigna, o solamente donna, assume un ruolo da protagonista, sostenuto anche dal particolare periodo post-bellico, in cui gli uomini hanno dato la loro vita per la patria.
Giudizio (0 – 3) = 2
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01/03/2015
Scemo come tuo padre (B.Tosco)
Dall’autore dei testi della Littizzetto, di Bertolino, di Ale e Franz e altri rinomati e apprezzati comici, ci si aspetta qualcosa in più di quello che troviamo su questo libro. L’aspettativa è di ridere e divertirsi dalla prima all’ultima pagina: invece, a parte qualche battuta che riesce sicuramente a strappare il sorriso, di umorismo e satira il libro è carente. E’ un diario che racconta episodi e riflessioni sull’attività di padre, che al contempo è ed è stato anche figlio, e di figlio (ancora solo tale). Dal rapporto con i propri figli, l’autore prende spunto per ripercorrere quella che è stata la propria infanzia e qual è l’atteggiamento a ogni stadio dell’infanzia verso il mondo che ci circonda.
Giudizio (0-3) = 0
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