25/10/2015
Notte di stelle (M.Hack – V.Domenici)
Il primo uomo “pensante” che si è trovato sulla terra ha alzato gli occhi al cielo e dopo lo stupore e la meraviglia dello spettacolo stellare, si è chiesto che cosa ci fosse lassù! Cercare di spiegare cosa fosse la volta celeste, soprattutto quella notturna, è stato uno dei quesiti che hanno affascinato l’umanità sin dall’inizio. Dove non poteva arrivare la scienza di allora, si ricorreva a miti e fantasie, che ci hanno accompagnato per millenni ed ancora oggi, sebbene oramai sappiamo molte cose delle stelle e degli astri in genere, la mappa del cielo fa riferimento ai nomi e alle figure di questi miti. Questo libro è diviso in due parti: nella prima di ogni capitolo, Hack ci spiega scientificamente le stelle o la costellazione o la galassia di cui tratta il capitolo; nella seconda, Domenici ci racconta i miti che l’hanno accompagnata. La parte scientifica, seppur interessante e ben spiegata, pone comunque dei limiti a coloro che non “masticano” di questi argomenti: comprendere il milionesimo di secondo e i milioni di anni luce, non è fatto di tutti i giorni; così come immaginare che la terra naturalmente dovrà soccombere perché la sua stella vitale, il Sole, come tutte le stelle avrà una fine. La seconda parte invece raccontandoci la mitologia che passa dai Babilonesi, agli Aztechi, ai Greci narra immagini fantastiche che ci proiettano in racconti da favola, sebbene molto spesso con un epilogo tragico o violento.
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13/10/2015
La riforma del Senato
Con il voto di oggi è stata approvata la riforma del Senato e quindi prosegue la riforma costituzionale di Renzi. Sarò dalla parte sbagliata, ma non la ritengo una bella notizia. Le considerazioni che mi portano a questa affermazione sono presto dette: se quello sancito dalla Costituzione era definito “bicameralismo perfetto”, una ragione ci deve essere; che la Costituzione fu scritta da persone che lottarono a prezzo della vita per ottenerla e che a livello mondiale, la nostra, sia considerata un documento che non ha eguali, è un altro aspetto da tenere in considerazione. Qualcuno afferma che ormai l’organizzazione parlamentare, e la Costituzione stessa, non siano al passo coi tempi: io credo invece che il problema risieda nel fatto che non vengono messe in pratica! Se si applicassero le norme e gli ideali che la Costituzione sancisce, molti dei nostri parlamentari dovrebbero cambiare mestiere e sicuramente si otterrebbero dei risultati migliori, che non quelli che verranno dalle riforme del Senato e della Costituzione.
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Dieci piccoli indiani (A. Christie)
Uno dei tantissimi e noti gialli della scrittrice inglese. Scritto nel 1939, nelle sue versioni ha cambiato diversi titoli. E’ una delle storie in cui non compaiono i famosi investigatori creati dall’autrice, ed anzi è un racconto che si discosta dagli schemi tradizionali dei gialli: non compare nessun personaggio con il compito specifico di condurre le indagini e l’assassino è lui stesso vittima.
La storia si svolge prevalentemente su di un’isola pressoché deserta e le vittime si trovano a fronteggiarsi, oltre che nel cercare di salvare la propria vita, anche nel provare a risolvere l’enigma dal quale scaturiscono gli omicidi. Sarà quindi un intreccio si sospetti, di accuse e di giustificazioni che mettono a confronto i vari caratteri dei personaggi. Una nenia infantile e dieci piccole statuine cadenzano il flusso delle morti dei presenti.
La prigione e la giustizia sono gli elementi che l’autrice porta alla nostra attenzione. L’isola è, di fatto, il carcere in cui i personaggi scontano la propria pena, fino all’esecuzione; l’assassino, per quanto crudele, svolge il compito del giustiziere, fino al culmine di uccidere se stesso per gli omicidi compiuti. Con questo gesto si arriva all’apice della giustizia, così da annullare anche le giustificazioni che ci indurrebbero a perdonare gli errori commessi dai personaggi, e che gli sono valsi la “condanna a morte”, per altro non perseguibili dalla giustizia ordinaria, vista la loro dinamica.
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10/10/2015
Anatomie (H. Aldersey-Williams)
Conosciamo veramente il corpo che contiene la nostra vita? Vita intesa sia dal punto di vista materiale, perché è in esso che sono contenuti gli organi e le funzioni che ci fanno vivere, sia dal punto di vista metafisico, per chi crede all’esistenza dell’anima? Sicuramente no! Ognuno di noi ha delle cognizioni che si è fatto con l’esperienza, che possono essere più o meno approfondite, magari se avete studiato medicina, ma sostanzialmente molti aspetti del funzionamento e dell’importanza degli organi, tessuti e quant’altro compone il nostro organismo ci sono ignote. Purtroppo quando veniamo al mondo nessuno ci fornisce un libretto d’istruzioni, anche perché sarebbe così voluminoso che non basterebbe la vita a leggerlo, e così a differenza di come facciamo quando compriamo un nuovo oggetto, con questo, che è il più importante, dobbiamo “andare a naso”! La curiosità ha però spinto l’uomo, sin dai tempi più antichi, a dare delle spiegazioni agli eventi “interni” che ci riguardano, inizialmente solo filosofeggiando sulle risposte e passo dopo passo utilizzando tecniche e strumenti sempre più sofisticati a determinare delle certezze. In questo libro l’autore c’illustra come nel tempo si è evoluta la conoscenza del corpo umano e come questo, o qualche singola parte di questo, siano stati tenuti in considerazione nella nostra crescista antropologica. Interessante è scoprire che un grande passo avanti è stato fatto solo negli ultimi decenni, anche solo negli anni duemila. Curiose invece le credenze che ci hanno accompagnato per centinaia di anni, che sebbene molto originali e bizzarre, e spesso senza fondamento alcuno, dimostrano però l’interesse e la voglia di conoscenza che da sempre ha spinto l’uomo a dare una risposta a tutto ciò che lo circonda e alla sua stessa sostanza. L’ultimo capitolo riguarda gli studi e le affermazioni di alcuni medici o studiosi riguardo alla possibilità di prolungare le attività corporee di molti decenni o addirittura di renderci immortali in buona salute: secondo alcune tesi questo sarebbe tecnicamente possibile. Al momento però siamo soltanto in grado di prolungare la vita dell’uomo, ma non la sua salute, e per quanto mi riguarda, non credo sia sempre la scelta migliore.
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