08/06/2014
Gli sdraiati (M.Serra)
Un’ironica visitazione dell’odierno rapporto tra padri e figli, vista attraverso gli occhi del genitore. Un’analisi alla ricerca dei canali che possono permettere una comunicazione tra le due generazioni. Fa da contorno ai singoli episodi il racconto dell’immaginaria e improbabile guerra tra Giovani e Vecchi. Il risultato della tanto agognata gita al Colle della Nasca, dimostra all’autore che nonostante la loro posizione, “gli sdraiati” sono in grado di competere e sostituirsi, come naturalmente sarà, alla generazione che li ha preceduti.
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03/06/2014
E l’eco rispose (K.Hosseini)
L’eco si propaga, rimbalza e torna al suo punto d’origine: ma durante il percorso ciò che va perduto non avrà ritorno. Pari e Abdullah, separati da bambini avranno la fortuna di ritrovarsi, ma sarà solo un ricongiungimento fisico, la malattia di lui non permetterà che i sentimenti e i ricordi tornino a vivere. Una casa di Kabul è il fulcro dal quale partono i fili che legano tutti i personaggi che fungono da tasselli del grande mosaico. Nella vita però non sempre le storie finiscono bene, e nella favola raccontata da Hosseini, il lieto fine è solo un’immagine riflessa in uno specchio.
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01/06/2014
Splendore (M.Mazzantini)
La vita di due protagonisti, dalla tenera età alla prima vecchiaia. Guido e Costantino, due caratteri diversi, uno stesso destino, quello di amarsi nonostante le loro vite prendano due binari diversi. Un amore omosessuale che si riaffaccia attraverso le stagioni della vita, l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e che contrasta con gli affetti e le vicissitudini quotidiane, vissuto come un sogno ricorrente al limite delle sicurezze acquisite, fino a trasformarsi in un incubo. Lo splendore vissuto nel momento adolescenziale del loro primo incontro, li accompagna come fosse il traguardo alla loro felicità: ma essere sé stessi è difficile, e a volte incute terrore. Il mondo intorno pare aprire delle porte alla libertà dei sentimenti, ma la realtà è diversa. Il tema si snoda nel racconto senza reticenze, con tutta la crudeltà che questo comporta, ma il vero scandalo è nascondere sé stessi al proprio io.
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03/05/2014
Gli imperatori romani (M.Grant)
Una dettagliata cronologia degli imperatori che regnarono a Roma dal 31 a.C. al 476 d.C.. Per ognuno sono riportate l’ascesa al trono, i conflitti sostenuti, eventuali leggi promulgate, le parentele. Una cronologia molto analitica, che manca però, di approfondimenti sul carattere degli imperatori e su come questi si ponessero individualmente sulle problematiche che inevitabilmente gravavano si di un territorio così vasto e multiforme, e sul rapporto familiare in contrapposizione al ruolo svolto. Da l’impostazione data all’opera, sembra che durante questo lungo periodo due sole questioni animassero la vita dell’Impero: le guerre intestine tra le varie legioni e gli “inciuci” familiari.
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20/04/2014
Impero (A.Angela)
Tutti gli Stati hanno un passato, solo noi abbiamo avuto l’Impero Romano. Non voglio peccare di nazionalismo, né di un orgoglio mal interpretato, ma leggendo il libro di Angela, si scopre che il mondo moderno è tale perché è esistito l’Impero Romano. L’autore attraverso il percorso che poteva fare un sesterzio, passando di mano in mano, ci racconta qual era l’organizzazione e come si viveva all’epoca della massima espansione dell’Impero. Non è un viaggio di pura fantasia, tutte le informazioni riportate sono suffragate da reperti storici, archeologici, letterari: il racconto è un compendio di dati fondamentali o curiosi che ci permettono di comprendere quanto poco sia stata “inventato” rispetto ad allora. Seppure è evidente il divario tecnologico, nulla, il mondo globalizzato dell’Impero, aveva da invidiare a quello attuale, anzi: nella gestione del territorio (strade, dighe, ponti, acquedotti…); nell’integrazione (non esisteva razzismo…); nella tolleranza (libertà di professione religiosa…); nell’istruzione (l’analfabetismo era praticamente a zero e i più parlavano due lingue…); nei rapporti sociali (gli atti di violenza quotidiana erano minori, era vietato l’uso delle armi, il pane era distribuito gratuitamente, si assistevano i meno abbienti…); nella gestione delle attività e dell’innovazione (avevano sistemi a livello industriale, utilizzavano macchinari tornati in uso secoli dopo…). Certo avevano qualche “difetto”, o forse erano meno ipocriti (la legge non era uguale per tutti, ma il fatto era ufficiale!), si tratta sempre di 2.000 anni fa, , ma le corrispondenze con il presente sono strabilianti e molte notizie che abbiamo appreso da un’informazione generalista, su quel periodo, sono inesatte o quantomeno fuorvianti. E’ sorprendente scoprire che molti oggetti che usiamo quotidianamente sono nati allora, così come molte nostre usanze, modi di dire e di agire. Per comprendere appieno ciò che voglio significare in queste poche righe, è necessario leggere il libro.
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23/03/2014
L’amore graffia il mondo (U.Riccarelli)
Signorina deve il suo nome alla locomotiva di un treno, e la sua vita si dipanerà fino alla fine senza che il treno del suo sogno riesca a partire. Il romanzo narra la storia della ragazza, che nasce poco prima della seconda guerra mondiale, in una casa di ferrovieri. Sin da piccola nutre la speranza di diventare una sarta, per esprimere il suo naturale talento, ma le vicissitudini della vita la porteranno a cullare tale desiderio fino all’ultimo giorno di vita, senza mai realizzarlo. Una storia in cui l’amore per le persone care si manifesta scontrandosi con quelle che sono le realtà quotidiane.
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15/03/2014
Lettera a un bambino mai nato (O.Fallaci)
Una delle più grandi scrittrici-giornalista dei nostri tempi. Un libro divenuto un classico e tradotto in tutto il mondo con milioni di copie vendute. Riflessioni e considerazioni sulla vita che non hanno tempo. Un’opera che non si può fare a meno di leggere o rileggere.
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Natale in casa Cupiello - Teatro degli Industri
Purtroppo ritengo che ogni opera d'arte sia tale perché così é, se fosse diversa non lo sarebbe. Bravo Fausto Russo Alesi a tenere per due ore la scena da solo, ma "Natale in casa Cupiello" è quella scritta da Eduardo, e rappresentata come lui l'ha scritta. Le battute, i tempi, la recitazione solo in quel modo esprimono la forza, le emozioni, i sentimenti, la drammaticità e l'ilarità che vogliono rappresentare. Un esperimento, quello di Russo Alesi, che, secondo me, poteva essere evitato.
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10/03/2014
Siamo solo amici – (L.Bianchini)
Due portieri: uno di albergo, l’altro di calcio; uno italiano, l’altro brasiliano; uno introverso, l’altro estroverso. Entrambi con un sogno d’amore da realizzare; entrambi, che aperti gli occhi, si rendono conto, come spesso accade, che non è necessario volare troppo in alto. Un rapporto passato che entrambi non possono cancellare. Le loro vite si intrecciano, come i canali di Venezia, dove il racconto di dipana. Una storia di solitudine interiore, che sembra superata, fino al finale, inaspettato e tragico.
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02/03/2014
Storia di Irene (E. De Luca)
Una trilogia di racconti brevi. Il principale è la storia di una ragazzina orfana, Irene, che vive su di un’isola greca e condivide la propria vita con i delfini. Il racconto è lo spunto per considerazioni e riflessioni dell’autore. Gli altri narrano la fuga dagli eventi della storia e il commiato con la vita. Un libro che si “legge d’un fiato”.
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01/03/2014
La congiura Machiavelli (M. Ennis)
Studiando trattati, dispacci, lettere e documenti riguardanti i fatti avvenuti nei primi anni del 1500 e in particolare l’uccisione nel 1497 di Juan Borgia figlio del Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia), l’autore riporta alla luce un omicidio rimasto impunito. Il romanzo racconta le vicende che coinvolsero Machiavelli nel collaborare a ricercare l’autore, o gli autori, nonché i mandanti dell’assassinio. Contorno a questa ricerca gli intrighi che la famiglia Borgia intesseva in quegli anni per accrescere i propri domini e la propria importanza. Episodi storici che si intrecciano con le credenze dell’epoca e che coinvolgono personaggi che hanno segnato quel periodo, da Machiavelli stesso, a Leonardo, ai Borgia, agli Orsini e ai condottieri artefici di conquiste che cambiavano costantemente l’assetto politico dell’Italia. Un “giallo” intrigante e particolare, molto apprezzato dalla critica, per me in modo eccessivo, ma che si fa valere per l’eccellente qualità di documentazione.
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16/02/2014
L’amore, la sfida, il destino (E.Scalfari)
Le riflessioni di un importante contemporaneo italiano sugli aspetti che caratterizzano la scoperta di sé e del rapporto con gli altri. Sentimenti, amore, istinto, morte, coscienza, metaforicamente giocano la partita della vita rappresentati da Eros, Narciso, Caso, Edipo e la Morte stessa. Le esperienze vissute raccontate per trarre spunto nella conoscenza e valutazione dell’Io. Senz’altro un libro da leggere.
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08/02/2014
Piuttosto che (V.Della Valle-G.Patota)
Un’antologia di errori grammaticali e linguistici farcita di esempi, a volte simpatici, a volte deplorevoli. Espressioni che nel parlare o scrivere quotidiano sono diventate anche di uso comune, benché errate. I due professori fanno un elenco alfabetico indicando la forma corretta. Un simpatico, anche se a volte scontato, ripasso della lingua italiana. Meglio leggerlo piuttosto che non leggerlo.
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05/02/2014
Mar del Plata (C.Fava)
Argentina, 1978. Il potere è in mano alla dittatura militare. I “desaparecidos” scompaiono o sono uccisi senza ragione: nel 1996 la commissione d’inchiesta ne conterà oltre 30.000 (di quelli noti). In questo clima la squadra di rugby del Mar del Plata diviene un simbolo di rivolta. Il silenzio dei giocatori al centro del campo prima di ogni partita, è il “grido” più forte da opporre al regime, e tutta la popolazione si unisce a questa insurrezione partecipando sempre più numerosa. La storia, basandosi sulle notizie fornite dall’unico sopravvissuto, racconta le vicende di questi giocatori, che prima della fine del campionato saranno tutti uccisi dal regime militare. L’autore, figlio di Giuseppe, ucciso da “cosa nostra” nel 1984, rivive le similitudini che accomunano chiunque lotti per essere libero: dal regime (in Argentina) o dalla malavita (in Sicilia). Un racconto breve, che si legge velocemente.
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03/02/2014
IL POSTO DEI MIRACOLI (G. McCleen)
Il conflitto di una bambina, in attesa dell’Armageddon, che si spinge fino all’estremo sacrificio. L’oppressione di una radicata credenza religiosa e il mondo ostile che la circonda, la portano ad emarginarsi fino a creare un mondo fantastico. Per lei, l’amico irreale di ogni bambino, diviene Dio. Un’opera prima, già vincitrice del Desmond Elliott Prize, in cui l’autrice riporta senz’altro i suoi conflitti interiori vissuti nel rapporto con la religione. A me è piaciuto.
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